Concerti

Suoni di speranza

Dopo due anni di pausa ritorna a Bellinzona il tradizionale Concerto del Venerdì Santo
L’Orchestra della Svizzera italiana durante uno dei Concerti del Venerdì Santo nella Collegiata di Bellinzona. © CDT/Archivio
Mauro Rossi
15.04.2022 06:00

Tra le manifestazioni che caratterizzano il periodo pasquale nella Svizzera italiana un ruolo particolare lo occupa il Concerto del Venerdì Santo proposto dall’Orchestra della Svizzera italiana e dal Coro della RSI nella suggestiva cornice della Collegiata di Bellinzona. «Si tratta di un evento che affonda le sue radici nel periodo antecedente la seconda guerra mondiale», spiega Diego Fasolis che alle 20.30 di venerdì 15 aprile guiderà i due ensemble sul podio bellinzonese. «All’epoca, infatti, la Curia luganese metteva a disposizione di Radio Monteceneri e del suo Coro la Cattedrale per le due registrazioni di musica sacra. Per ringraziarla l’allora direttore Edwin Loehrer decise di offrire annualmente un trittico di esibizioni del Coro in altrettanti momenti particolarmente significativi della liturgia cristiana: la celebrazione del Venerdì Santo, la Messa di Pasqua e quella di Pentecoste. L’appuntamento di Pentecoste si esaurì abbastanza rapidamente; la Messa di Pasqua è durata invece più a lungo (tanto che nel 1992, la mia prima direzione dell’allora Orchestra della RTSI avvenne proprio in quella occasione) prima di essere abbandonata per ragioni finanziare, lasciando al Coro e all’OSI, nel frattempo subentrata nella gestione dell’evento, solo l’appuntamento del Venerdì Santo. Che si è svolto a Lugano fino allo scorso decennio quando i restauri della Cattedrale lo obbligarono a trasferirsi a Bellinzona». Dove quest’anno torna dopo due anni di assenza causa pandemia con un programma decisamente originale. «Visto che il 2022 concertistico del Coro della RSI è consacrato ai Requiem in ricordo delle vittime fisiche e morali della pandemia», spiega Fasolis, «il Concerto del Venerdì Santo non poteva ovviamente discostarsi dal tema. Però nel contempo era mio desiderio dare anche una sorta di segnale di distensione: volevo regalare al pubblico un Requiem non cupo ma rasserenante. La scelta è dunque caduta sulla composizione di Maurice Duruflé che ha proprio questa caratteristica, di indurre alla riflessione ma con dei toni rassicuranti e rilassanti... come immergersi in un bagno caldo. Visto che quest’anno ricorre il bicentenario della nascita di un altro grande compositore francese César Franck, ho poi deciso di abbinare al Requiem una sua composizione. E la scelta è caduta sulla Prière per organo op. 20, un’opera straordinaria che è stata arrangiata appositamente per l’orchestra dal violinista dell’OSI Fabio Arnaboldi. Il risultato dell’insieme è un programma coinvolgente ed emozionante, estremamente poetico e che emana un sentimento di fratellanza umana: non va infatti dimenticato che Maurice Duruflé scrisse il Requiem appena dopo la conclusione della guerra nel tentativo di lanciare un messaggio chiaro. Ossia che siamo tutti fratelli, che dobbiamo cercare di volerci bene lasciandoci alle spalle conflitti e incomprensioni. Un messaggio che mi sembrava perfetto per cercare di lasciarci alle spalle la pandemia e tutto quanto si è portata appresso, e che oggi alla luce di quanto sta accadendo nell’est Europa, diventa ancora più attuale».  Ad affiancare Diego Fasolis, L’Orchestra della Svizzera italiana e il Coro della RSI in questo concerto, anche due solisti: il mezzosoprano Marie-Claude Chappuis, e il baritono Riccardo Novaro. Biglietti per la serata, diffusa anche in diretta radiofonica dalla Rete Due della RSI su www.osi.swiss.

Daniele Gatti e il genio di Beethoven

Oltre che dal Concerto del Venerdì Santo di Bellinzona il fine settimana pasquale in Ticino sarà caratterizzato anche da un altro importante evento musicale, il tradizionale Concerto di Pasqua di LuganoMusica in programma nel pomeriggio di domenica al LAC (ore 17.00). Protagonista sarà la prestigiosa Orchestra Mozart di Bologna che dopo aver inaugurato lo scorso settembre la corrente stagione concertistica torna, sempre diretta da Daniele Gatti (nella foto) e impreziosita da tre solisti d’eccezione (Francesco Manara, primo violino del Teatro alla Scala, Gabriele Geminiani, primo violoncello della Orchestra Nazionale di Santa Cecilia e Andrea Lucchesini, tra i pianisti italiani più apprezzati) con un programma di grande fascino e interamente dedicato al genio compositivo di Beethoven. Programma che s’inizierà con l’Ouverture da Le Creature di Prometeo, l’unica composizione per balletto pubblicata da Beethoven e che non fu coronata da successo eccezion fatta proprio per l’Ouverture, che visse una vita indipendente proprio come pezzo da concerto. Seguirà il Triplo concerto per violino, violoncello e pianoforte, altra composizione del Maestro di Bonn che per molto tempo è stata poco eseguita soprattutto per l’inusuale presenza contemporanea dei tre strumenti concertanti che la rende di non facile esecuzione e, di seguito, la Sinfonia n. 7 che Richard Wagner, colpito dall’elemento ritmico che, incessante, pervade l’intera partitura, così la definì «l’apoteosi della danza. È la dama nella sua massima essenza, l’azione del corpo tradotta in suoni per così dire ideali». Biglietti qui

Bernhard Russi, dalle piste di sci a Prokofiev

Domenica di Pasqua in musica anche nel cuore delle Alpi, nel sempre più esclusivo villaggio urano di Andermatt che all’interno della sua ricca offerta turistica ha deciso di puntare forte proprio in questo campo. All’uopo ha da poco inaugurato una innovativa sala concertistica, la Andermatt Concert Hall; si è dotata di un complesso sinfonico residente, l’Orchestra Svizzera diretta dalla trentottenne zurighese Lena-Lisa Wüstendörfer e ha allestito una ricca stagione concertistica con appuntamenti egualmente distribuiti tra il grande repertorio classico, con protagonisti di primo piano della scena internazionale e un altro più vicino alle sonorità legate alla tradizione popolare.

È proprio nell’ambito di questo vivace cartellone che, nel pomeriggio di Pasqua, la località propone un concerto nel quale l’Orchestra Svizzera diretta da Lena-Lisa Wüstendörfer eseguirà una delle composizioni più celebri di Sergei Prokofiev, la fiaba musicale Pierino e il lupo che racconta di un impavido ragazzino che vive ai margini della foresta con il nonno e i suoi amici animali, un gatto, un uccello e un’anatra e che quando un lupo inizia improvvisamente a farsi vivo nei dintorni, decide di dargli la caccia. Un racconto che Prokofiev ideò per introdurre i giovanissimi ascoltatori ai vari strumenti di un’orchestra sinfonica in modo divertente e che prevede la presenza in scena di un narratore a fianco dell’orchestra. Narratore ad Andermatt sarà la più celebre personalità locale: l’ex campione dello sci Bernhard Russi che a 73 anni ha accettato la sfida di trasformarsi in attore così da aggiungere un ulteriore tassello alla suo ricco e vivacissimo curriculum personale. Inizio del concerto alle 16.00. Biglietti e informazioni sul sito www.andermattmusic.ch.

Scopri di più sugli eventi in programma dal 15 al 21 aprile sfogliando AgendaSette n. 15, in allegato venerdì al Corriere del Ticino e sempre a portata di smartphone e di tablet con l'app CdT Digital.