L'editoriale

Tecnologia a misura d’uomo… o forse è il contrario?

Illustrazione ticinese di novembre si dedica alla tecnologia e all'innovazione sul territorio e non solo
Michele Castiglioni
16.11.2022 19:10

Si fa presto a dire tecnologia, ma quando utilizziamo questo termine - e probabilmente lo facciamo fin troppo, visto che sembra la panacea a qualsiasi questione relativa al presente - cosa intendiamo? «Tecnologia» è una di quelle parole dense, con un elevato peso specifico perché latrice di significati ampi, eterogenei e molto ramificati. Tecnologia è quella di qualsiasi schermo o schermettino che ci collega alla rete, con tutti i suoi mondi da esplorare, i suoi servizi da utilizzare, le sue informazioni da raccogliere. Oppure quella che ci riporterà sulla Luna (e poi su Marte), o che permette di utilizzare l’elettricità per spostarci. E vogliamo parlare dei sistemi di domotica di nuova generazione che consentono di settare perfettamente la temperatura in casa nostra a distanza? Così il nostro gatto vive con una temperatura perfetta, mentre noi non siamo neanche presenti. Vuoi mettere la soddisfazione? Ma tecnologia è anche, tra previsioni del tempo e OGM, quella applicata all’alimentazione e all’agricoltura per ottimizzare la produzione e minimizzare i pericoli. Oppure quella che in campo medico consente di curare meglio, in modo più accurato e, in sostanza, ci permette di vivere in salute più a lungo.
Insomma, torniamo a quanto detto all’inizio: tecnologia è un termine che evoca, al di là della definizione da vocabolario, i più disparati scenari sullo sfondo di una notevole complessità tecnica e concettuale. Sostanzialmente, in ogni caso, parlando di tecnologia vengono evocate dinamiche positive nelle quali, seguendo pedissequamente una narrazione progressiva dello sviluppo della specie umana, essa segna lo stato di avanzamento della nostra specie nel cammino che porta dalle caverne alle stelle. E, quindi, a pensarci bene, dall’invenzione dei primi utensili fondamentali per la sopravvivenza alle ultime e più inutili App che pascolano sul nostro smartphone la tecnologia è sempre stata al nostro servizio. Oppure no? Eccoci al dubbio espresso nel titolo: se la ruota o i mulini a vento (o le biotecnologie) sono chiaramente tecnologia al nostro servizio, per migliorare il mondo in cui viviamo, ho l’impressione che oggi stiamo cominciando ad essere noi al servizio di certa tecnologia, soprattutto in un’economia di mercato ipertrofica come la nostra. Dovremmo forse imparare a darle dei limiti, riconoscendo il punto oltre il quale comincia a «rubare» del tempo che vorremmo utilizzare per altro.

Buona lettura

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