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Il primato dei Bernasconi

A Locarno dominano i Da Silva, ma nel Cantone vince la tradizione secondo l'indagine dell'Ufficio federale di statistica
Andrea Stern
Andrea Stern
28.08.2022 07:00

Shala è un cognome albanese particolarmente comune in Kosovo. E a Paradiso, dove è addirittura il più diffuso in assoluto, in base all’indagine pubblicata in settimana dall’Ufficio federale di statistica (UST). Più di Berisha e Islamaj, anch’essi cognomi di origine albanese, che occupano rispettivamente il secondo e il terzo posto in classifica.

Per trovare un cognome più tradizionalmente legato al territorio, a Paradiso, bisogna scendere fino al sesto posto, dove si trovano i Foglia. Mentre il cognome del sindaco Vismara è tredicesimo, a pari merito con i Bernasconi, i Cuskic, i Massetti e gli Ur-Rehman.

Bernasconi che a livello cantonale restano di gran lunga la più folta tribù, con 2.304 rappresentanti. A dimostrazione che in un Ticino che cambia - dove ormai il 49,3% della popolazione ha un passato migratorio - ci sono certezze che resistono.

Origini lontane nel tempo

«Bernasconi è una parola longobarda - spiega Ottavio Lurati, noto linguista 85enne che sta preparando un libro proprio sui cognomi ticinesi e i loro significati -. I Bernasconi erano coloro che abitavano alla Bernasca, che era un posto fuori Novazzano, verso Varese. Era un’area che i longobardi avevano occupato senza tirare una sola freccia, perché i romani erano ormai a pezzi. Lì c’era il deposito del grano, che era gestito da un funzionario longobardo che, appunto, presidiava la Bernasca». Oggi questo cognome è molto diffuso in Ticino, in particolare nel Mendrisiotto e nel Luganese, ma anche nelle zone di confine.

Sulla Collina d’Oro, dove vive Lurati, il cognome più popolare è invece Balmelli. «Arriva da Comologno - osserva il linguista -, dove c’era un balmei, una roccia aggettante sotto la quale si proteggeva il bestiame. I Balmelli vivevano tutti lì. Nel Settecento lasciarono l’Onsernone e andarono a fare i pastori nella zona di Paradiso. Poi parecchi sono saliti in collina, dove hanno prosperato tra Agra, Montagnola e in parte Gentilino». Dove dominano tuttora. Come i Cereghetti in Valle di Muggio, i Vassalli a Riva San Vitale, i Giudici a Giornico, i Leonardi a Bedretto o ancora i Lepori in Capriasca.

L’esotismo tra Massagno e Bodio

Ci sono però altri comuni dove gli equilibri sono già mutati. Non solo a Paradiso. Nella periferia luganese c’è pure Massagno, dove dietro agli inarrivabili Bernasconi si piazzano, al secondo e al terzo posto, gli Arifi e i Salijaj.

Più a nord, a Bodio, è invece Talaj il cognome più diffuso, davanti a Pedroli e Kikaj. Ancora più clamoroso è il risultato che arriva da Locarno, dove la classifica è capeggiata dai Da Silva, di chiare origini portoghesi, davanti ai Ferrari, i Bernasconi, i Pereira, i Bianchi, iKovacevic e i Rodrigues, in quello che è lo spaccato di una città sempre più multiculturale.

Molto meno esotico invece è il quadro che emerge a Bellinzona, dove le prime posizioni sono tutte occupate da cognomi storicamente ancorati al territorio. Al primo posto i Rossi, poi i Guidotti, i Bernasconi, i Grossi, i Ferrari, i Morisoli, i Pestoni e i Codiroli.

Lo stesso discorso vale a Mendrisio, dove dominano i Bernasconi, davanti ai Bianchi e ai Croci. Idem a Chiasso, che nonostante una popolazione multietnica resta guidata dai classici Bernasconi, Bianchi e Colombo.

Un capitolo a parte lo meritano i cognomi germanofoni, che in apparenza potrebbero sembrare molto diffusi, almeno in certe parti del Locarnese. Invece c’è un solo comune ticinese dove il primo posto è occupato da un cognome importato dal Nord delle Alpi e non è nel Locarnese. Si tratta di Astano, dove la tribù più numerosa è quella degli Hess. A livello cantonale tra i cognomi germanofoni si distinguono al quindicesimo posto i Müller, leader assoluti della classifica nazionale.

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