1. maggio

Tre mesi per trovare impiego altrimenti dovranno andarsene

La storia di due coniugi partiti dal Ticino alla volta del Canton Argovia
Andrea Bertagni
Andrea Bertagni
01.05.2022 11:00

Hanno tre mesi di tempo. Poi Maria (nome di fantasia, quello vero è conosciuto dalla redazione, ndr.) e suo marito dovranno lasciare il comune del Canton Argovia dove sono arrivati circa un mese fa. Non hanno lavoro. Questa la loro «colpa». È una storia di difficoltà, angoscia e disperazione quella che stanno vivendo Maria e suo marito. Che prima di arrivare nel Canton Argovia hanno sempre vissuto in Ticino. «Il 29 marzo siamo partiti dal Mendrisiotto per raggiungere il cantone di origine di mio marito - spiega la donna - convinti di riuscire a ripartire». E invece... «invece ci ritroviamo punto a capo, senza un lavoro e con un Comune che ci vuole mandare via».

Tre mesi di tempo. Tre mesi durante i quali suo marito dovrà trovare per forza un lavoro. Altrimenti... Maria non vuole neppure pensarci. «Dopo 15 anni di lavoro mio marito è stato licenziato a causa di una malattia alla schiena - racconta Maria - nel frattempo mi sono ammalata anche io e circa 3 anni fa siamo finiti in assistenza».

La malattia

Andare avanti non è stato facile. Anzi, tutto il contrario. Perché dopo la malattia il marito di Maria, «ricoverato tre volte in un anno e poi operato», non è stato più in grado di fare il mestiere di prima. «Non può alzare più di 6 chili e nello stesso tempo non ha diritto all’invalidità». E neppure lei è riuscita a rientrare nel mercato del lavoro, «nonostante per un anno e mezzo abbia fatto più di 500 ricerche».

Partire per ripartire

Così partire dal Ticino, anche se a malincuore, alla coppia è sembrata la scelta più ovvia. Partire per ripartire. Per ridarsi un futuro. Visto che il presente si era messo in mezzo. A complicare tutto.

Non abbiamo debiti, né precedenti penali. Ci siamo annunciati al Comune di origine di mio marito del Canton Argovia, come dice la legge. Dopo esattamente 5 giorni ci dicono che se vogliamo restare dobbiamo trovare un lavoro

Senza debiti e precedenti, ma...

«Non abbiamo debiti, né precedenti penali. Ci siamo annunciati al Comune di origine di mio marito del Canton Argovia, come dice la legge. Dopo esattamente 5 giorni ci dicono che se vogliamo restare dobbiamo trovare un lavoro e che non possono versarci più di 950 franchi al mese di assistenza. Il problema è che 950 franchi è la somma senza spese accessorie per l’affitto dell’appartamento che abbiamo trovato. A meno non c’erano». Ma non è finita. Perché il contratto di affitto «è di un anno - continua la donna - e il Comune in un primo momento ci ha detto che per restare avremmo dovuto vendere l’auto che abbiamo, una Dacia che vale 3.500 franchi, e disfarci anche dei cani».

Passano giorni che sembrano non finire mai. «Mio marito in un mese ha perso 8 chili. Io stessa sono finita al pronto soccorso». Giorni in cui Maria e suo marito cercano di farsi capire dal Comune. Di spiegare le loro ragioni. La loro situazione. Difficile, ma non impossibile da superare. Se solo ci fosse un minino di ascolto, comprensione. «Non nego di aver avvertito nei nostri confronti una sorta di discriminazione, forse anche di accanimento». Passano altri giorni. Maria pensa di tornare in Ticino. Suo marito, no. «Non vuole arrendersi. Ha sempre lavorato. Qui è casa sua». Poi, finalmente viene trovato l’accordo. Tre mesi di tempo. «Se entro 90 giorni non troviamo lavoro saremo costretti ad andarcene». Dove? Nessuno lo sa. Così come nessuno per il momento vuole pensarci.