Estate

Torna la musica, un'industria che porta utili

Su La Domenica tutto il programma estivo delle manifestazioni che si terranno in Ticino
© CdT/Archivio
Mauro Rossi
05.06.2022 06:00

Da un quarto di secolo la musica rappresenta uno straordinario valore aggiunto della Svizzera italiana, dal punto di vista dell’offerta turistica ma anche dal profilo economico, culturale e sociale. La presenza sul nostro territorio di una serie di manifestazioni di caratura internazionale sia nel settore colto che in quello più «pop», di un Conservatorio, di un complesso sinfonico stabile e di una radiotelevisione di Stato molto attenta all’universo sonoro, ha fatto sì che quello che in molti altri Paesi è ancora considerato un mero e futile intrattenimento, si trasformasse in un elemento di primo piano della vita quotidiana con importanti ricadute – dirette e indirette - in pressoché ogni settore in virtù del grande indotto.

Un indotto generato da questo universo. La musica, insomma, per il Ticino, è una vera e propria industria che il biennio pandemico ha rischiato di mettere in ginocchio. Due anni di stop ha infatti significato far traballare molte di queste strutture, sia quelle organizzate in modo totalmente professionale ma anche - e soprattutto, oserei dire - quelle che si reggevano su un volontariato che il mutamento di abitudini forzatamente introdotto dalle restrizioni sanitarie ha giocoforza ridisegnato.

Fortunatamente però questi horribilis duos annos sono alle spalle e, pur con molta fatica, la straordinaria macchina della musica ticinese si è rimessa in modo, non senza lasciare sul campo qualche perdita (vedi la scomparsa del luganese Estival Jazz e del Blues festival di Bellinzona un tempo i due fari indiscussi dell’estate musicale) ma con la determinazione di recuperare nel minor tempo possibile le posizioni perdute. E il calendario, sicuramente incompleto ma abbastanza esaustivo della musica ascoltabile «live» nei prossimi tre mesi in Ticino riportato nelle pagine centrali del nostro settimanale (e che potete tranquillamente appendere sulla bacheca di casa quale vademecum), è un chiaro indicatore di questa ripresa, ma anche di come il biennio della COVID ha ridisegnato la geografia cantonale dei grandi eventi. Che non ruota più come in passato unicamente attorno all’asse Bellinzona-Lugano ma che ha drasticamente spostato all’area locarnese il suo baricentro: dalla Notte Bianca al Connection Festival, da JazzAscona a Moon & Stars, da Vallemaggia Magic Blues alle Settimane musicali di Ascona, è infatti lì che si concentrerà la maggioranza dei grandi eventi dell’estate, per di più con una perfetta suddivisione di generi (pop italiano e germanofono, jazz, blues e classica) in grado di accontentare oltre che il pubblico locale, una variegata platea turistica.

Se Locarno e i suoi dintorni faranno la parte del leone, le altre regioni del Ticino non staranno tuttavia a guardare: da Lugano a Chiasso, dal Gambarogno alla Mesolcina, dal Bellinzonese alle Tre Valli l’estate musicale si annuncia infatti ricchissima, in alcuni casi addirittura con una serie di concomitanze che renderanno ardua la scelta degli appassionati nonché un po’ più complicato il compito degli organizzatori del cercare di far quadrare i conti. Melius abundare quam deficere, sostenevano tuttavia a ragione i nostri antenati latini, per cui buona musica e buona estate a tutti!

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