Televisione

Che cosa ci dice la cancellazione di Westworld sul futuro di HBO

La serie tv ambientata in un futuro distopico non godrà di una quinta stagione: dietro, vi sarebbe la necessità da parte di Warner Bros. Discovery di tagliare costi
©HBO
Marcello Pelizzari
07.11.2022 16:30

Venerdì, HBO ha annunciato – a sorpresa ma forse nemmeno troppo – di aver cancellato Westworld, intensa e distopica serie tv mutuata dall’omonimo film del 1973 di Michael Crichton. Riassumendo e prendendola molto larga, Westworld cavalca una delle più grandi paure legate alla nostra epoca. Quella, cioè, che robot e intelligenza artificiale possano, un giorno, ribellarsi e dominare l’umanità. La reazione alla cancellazione, quantomeno sui social, è stata appunto di sorpresa. Anche perché nelle intenzioni degli autori – Jonathan Nolan, già alle spalle di Person of Interest nonché fratello del celebre Christopher, e Lisa Joy – la serie si sarebbe dovuta concludere alla quinta stagione. E non al termine della quarta, per giunta mentre le discussioni con il team creativo erano ancora in corso stando ai bene informati.

Colpa di Zaslav?

HBO, negli anni, e sono tanti, si è guadagnata la fama e la reputazione di network amichevole, nel senso che ha sempre dato l’impressione di privilegiare il contenuto rispetto al successo commerciale (che c’è stato, grazie anche allo sport e in particolare al pugilato). Soprattutto, salvo rare eccezioni ha sempre permesso ai creatori di una serie di portare a termine l’arco narrativo.

Le cose, evidentemente, sono peggiorate da quando HBO è entrata nella grande, grandissima famiglia di Warner Bros. Discovery. E, a maggior ragione, da quando il grande capo, David Zaslav, ha messo in atto un forte programma di riduzione dei costi. A proposito di mercato… Lo stesso Zaslav, non escludendo un nuovo film a tema Harry Potter, ha fatto capire da che parte tira il vento: meglio l’usato sicuro, come un franchise capace negli anni di generare proventi.

Zaslav, detto delle possibili strategie, è confrontato con una situazione oggettivamente complicata. Warner Bros. Discovery lamenta debiti per miliardi di dollari e, di riflesso, deve rientrare dalle forti spese sostenute. L’obiettivo? Tagliare 3,5 miliardi di dollari alla voce «costi». Di qui la decisione di cancellare l’uscita di un film già terminato, rivedere a fondo la programmazione di HBO Max, la piattaforma streaming, e ovviamente licenziare molte, moltissime persone.

Le ragioni possibili

Westworld, insomma, è morto per un semplice motivo: costava troppo produrlo (basti pensare al cast stellare) e, rispetto alla prima stagione, aveva perso gran parte del suo pubblico (4 milioni di media per la quarta stagione contro i 12 milioni della prima). Anche le recensioni della critica erano peggiorate. Tornando ai costi, solo per la prima stagione vennero spesi 100 milioni di dollari. Un’enormità, per gli standard del 2016. Di più, nonostante quanto detto e al netto delle cancellazioni, Zaslav – a detta di chi lo conosce e frequenta – è molto attento a non snaturare troppo HBO. Detto altrimenti: nel caso specifico non poteva salvare la serie.

Semmai, HBO e di riflesso Westworld sono finite nel tritacarne di Zaslav. Che, vista la situazione, intende riorganizzare totalmente l’impero affidatogli. Così, per dire, parlava poco tempo fa agli investitori: «La strategia di far crollare tutte le finestre, di soffocare gli ascolti lineari televisivi e gli incassi nelle sale cinematografiche e di spendere soldi a dismisura senza ottenere nulla in cambio, il tutto al servizio di un numero crescente di abbonati, si è rivelata, a nostro avviso, profondamente sbagliata».

Il futuro di HBO

HBO, ad oggi, è sopravvissuta con un certo agio a due fusioni ai piani altissimi, definite scriteriate degli esperti: prima l’acquisto da parte di AOL e, in seguito, quello operato da AT&T. Nonostante la concorrenza e, manco a dirlo, l’ingresso di giganti come Netflix, Amazon e Disney, ha continuato a sfornare serie di qualità. Premiate sia dal pubblico sia, soprattutto, dalla critica. Domani soffierà su 50 candeline. Una cifra importante, anche se resta un po’ di amaro per Westworld, un tempo ritenuto il prodotto di punta del marchio assieme al Trono di Spade.