Il caso

Disney porta sugli schermi una ballerina plus-size, ma scatta la polemica

Bianca, protagonista del corto disneyano Reflect, ha conquistato moltissime persone che soffrono o hanno sofferto per il proprio corpo – Tuttavia, per qualcun altro il personaggio porta un messaggio sbagliato, che inneggia all'obesità
Federica Serrao
29.10.2022 19:15

Nessuna principessa, ma una ballerina. E non una ballerina qualsiasi, ma una plus-size. È quanto ha portato sugli schermi Disney in Reflect, un nuovo cortometraggio disponibile sulla piattaforma Disney+, nella serie di corti sperimentali «Corto Circuito». Nonostante una breve apparizione di pochi minuti, Bianca - la primissima eroina plus-size disneyana - ha già conquistato il cuore di moltissime ragazze. Parallelamente, non sono però mancate nemmeno le critiche di chi reputa il personaggio un cattivo esempio, in grado - al contrario - di inneggiare all'obesità. 

Come la Sirenetta afroamericana

Per qualcuno, le immagini della ballerina plus-size sul televisore hanno scatenato le stesse emozioni che, solo un paio di mesi fa, provavano alcune bambine alla vista della nuova Ariel afroamericana. Come per la Sirenetta, non sono mancati infatti i TikTok di ragazze che filmavano la loro reazione guardando il corto. «Reflect tratta della body positivity. L'idea di questo cortometraggio è nata pensando alla mia filosofia del corpo. In teoria io sono una persona molto body positive, ma a livello personale, quando si tratta di me, è molto più difficile esserlo», spiega proprio nei primi secondi del cortometraggio la regista Hillary Bradfield, sottolineando come l'idea di impostare la storia dal punto di vista di una ballerina sia stata una decisione naturale. «Fa parte della danza osservare la propria postura, controllarsi allo specchio. Perciò mi sembrava un buon modo inserirla in un ambiente in cui è costretta a guardarsi, ma non vuole farlo». Nel corso di Reflect, vediamo infatti Bianca danzare spensieratamente in un'aula vuota. Il suo sorriso si spegne non appena fanno capolino nella stanza gli altri ballerini (due bambini e due bambine), di corporatura decisamente più snella rispetto alla protagonista. «Pancia indentro e collo lungo», raccomanda l'insegnante a Bianca, mettendola ancor più a disagio, mentre controlla gli allievi tra un plié e l'altro alla sbarra. È in quell'istante che la ragazzina, guardandosi allo specchio, rapidamente, in una visione astratta, lo frantuma. Riflessi colorati (da qui il nome del corto Reflect) si sprigionano in quelli che sembrano essere i frammenti dello specchio dell'aula di danza. La ballerina inizia a danzare da sola, ritrovando la serenità e la fiducia in se stessa e nel suo corpo, e ritornando al presente, nella stanza insieme agli altri compagni. 

«Esattamente come mi sentivo da bambino»

«Quando le persone guarderanno il corto spero che acquistino più sicurezza, aiutandole a superare i momenti più difficili del percorso. A volte si attraversa il buio per arrivare al posto giusto, e questo rende quel posto ancora più bello», commenta Hillary Bradfield su Disney+, prima di lasciare spazio al corto stesso. Un obiettivo che, come si intuisce leggendo i commenti sui social network, sembra proprio essere stato raggiunto. «La me 16.enne aveva bisogno di questo corto Disney prima di lasciare la danza classica, perché non voleva più essere la ragazza grassa della classe. Sono contenta che i più piccoli avranno la possibilità di vedere questo corto. 10/10 Per Reflect!», commenta un'utente su Twitter. Tante le ragazze che fanno eco a questo pensiero, esprimendo la loro gratitudine nei confronti della regista per aver dato voce a un disagio e a dei sentimenti negativi provati in passato. «Ho appena visto Reflect su Disney+. Ritrae la positività del corpo ed è esattamente come mi sentivo da bambino e anche ora. Odio il mio aspetto, ma guardare questo corto può aiutarmi a capire che anche essere me stesso, così come sono, va bene», ha invece commentato un ragazzo. Non sono infatti solo le ex ballerine a sentirsi così toccate dall'opera di Hillary Bradfield. Al contrario, sembrerebbe che Bianca, in pochi minuti, sia riuscita a far breccia nel cuore di tante persone che hanno sperimentato - o ancora sperimentano - disagi con il proprio corpo e con il proprio peso.

«Grazie Disney, mia figlia sarà grassa per sempre»

Ma nonostante i tanti commenti positivi, Reflect non è piaciuto proprio a tutti. Con la stessa velocità con cui si sono diffuse le opinioni positive sul nuovo prodotto disneyano, sono sbucati sui social anche tanti pareri contrari. «Non va bene normalizzare l'obesità nei bambini. Disney e il loro nuovo corto possono andare all'inferno», commenta un uomo su Twitter. E con lo stesso pensiero, si accodano molti altri cinguettii. «Sì, abbiamo visto Reflect e ora mia figlia mi sta spiegando perché non ha bisogno di perdere peso, proprio a causa di questo corto. Grazie Disney! Immagino che mia figlia sarà grassa per sempre!». Come si evince dalla tipologia di commenti, sembrerebbe che tra gli scontenti molti siano proprio i genitori di bambini sovrappeso, che anziché trovare un messaggio positivo in Reflect, vedono il corto come un tentativo di normalizzare un problema che va - al contrario - risolto. «Anch'io sto lottando con il mio peso, ma l'obesità non è salutare, non va promossa. Non insultate mai una persona in sovrappeso, non sostenete i tiranni che fanno del male agli altri, ma non promuovete nemmeno uno stile di vita malsano», commenta un'altra ragazza. Al coro si uniscono anche diverse persone che criticano la scelta di utilizzare proprio una ballerina per rappresentare una persona che lotta con il dismorfismo corporeo. Secondo alcuni, infatti, se Bianca fosse davvero in sovrappeso, molti dei movimenti che fa danzando, nella realtà le risulterebbero molto faticosi, se non addirittura impossibili. Qualcuno suggerisce infatti che il messaggio sarebbe stato più apprezzato se anziché con una ballerina, fosse stato rappresentato tramite una "persona comune". Ma le accuse a Disney non finiscono qui. «Non rappresenteresti mai l'anoressia, Disney, quindi non dovresti rappresentare nemmeno l'obesità. È sbagliato. La body positivity è una malattia», si legge, ancora, tra le decine e decine di commenti negativi.

Nonostante i tanti pareri negativi e discordanti, una cosa è certa. Dopo la Sirenetta afroamericana, un personaggio transgender in Baymax (spin-off di Big Hero 6) e una protagonista con gli occhiali in Encanto, la ballerina Bianca si unisce con coerenza alla lunga lista di personaggi non tradizionali messi in scena da Disney negli ultimi anni. E chissà chi farà la sua comparsa nel prossimo futuro.