Festival di Cannes

Hazanavicius e gli zombie danno lezioni di cinema

«Coupez!», il nuovo lungometraggio del regista francese, ha inaugurato la kermesse sulla Croisette
Antonio Mariotti
17.05.2022 22:58

Inaugurare un’edizione molto importante del maggiore festival europeo con un film che parla del mondo del cinema in maniera divertente e intelligente. Il direttore artistico Thierry Frémaux non ha saputo dire di no a questa ghiotta opportunità e ha offerto l’inaugurazione di Cannes 75 al regista francese Michel Hazanavicius e al suo nuovo film Coupez! che mette in scena le riprese di una pellicola a base di zombie di serie Z (e proprio questa lettera costituiva il titolo originario del film, poi modificato per evitare fraintendimenti con quanto sta succedendo in Ucraina). Hazanavicius non è certo un novellino in fatto di «film sul cinema»: basti pensare a The Artist, l’opera che lo ha consacrato a livello internazionale nel 2012 aggiudicandosi ben cinque Oscar tra cui quello per la miglior regia. In questo caso però l’accento non è posto sulla ricostruzione filologicamente corretta di un genere o di un’epoca della storia del cinema (com’era il caso con quella del muto in The Artist), bensì sulla fatica, l’improvvisazione e la fantasia necessarie per portare a termine un’opera «qualunque» che segna però un momento assolutamente speciale e appassionante nella vita di tutti i suoi artefici. In questo senso, a quasi mezzo secolo dal capolavoro di François Truffaut, Coupez! appare una riedizione - in tono minore ma altrettanto riuscita - del mitico Effetto notte, vero e proprio testamento della Nouvelle Vague che pure regalò al suo autore la statuetta per il miglior film straniero nel 1975.

Mezz’ora tutta in diretta

Lo spunto di Coupez! nasce da un puro pretesto: un regista francese di mezza tacca (un convincente Romain Duris) viene contattato da una nuova piattaforma di streaming giapponese per realizzare il film che la dovrebbe lanciarla sul mercato. Si tratta di un film di mezz’ora girato in diretta con protagonisti i membri di una troupe che sta girando un film di zombie e viene sterminata da zombie veri risvegliati dal loro sonno dagli incauti cineasti. Un’impresa che sin dall’inizio parte col piede sbagliato, mentre una serie di imprevisti dell’ultima ora costringono l’incauto regista a coinvolgere nelle riprese anche la moglie attrice Bérénice Bejo (che nella vita è la consorte di Hazanavicius) e la figlia (Matilda Lutz) che pure aspira alla regia ma ha sempre disprezzato il lavoro del padre. Coupez!, oltre a proporsi efficacemente come un commovente e spassoso inno all’artigianato cinematografico, può contare su una struttura narrativa molto solida. In un primo tempo, Hazanavicius ci mostra il prodotto finito confezionato per gli spettatori nipponici della piattaforma di streaming; nella parte centrale ci fa conoscere i personaggi e narra gli antefatti della produzione; mentre nel capitolo finale (il più divertente) ci mostra tutto ciò che accade dietro le quinte. Tre atti che si completano perfettamente e che costituiscono la migliore lezione di cinema passata sugli schermi di Cannes (ma non solo) da parecchi anni a questa parte.

Un personaggio coerente

La scelta di premiare con una Palma d’oro alla carriera il sessantenne attore statunitense Forest Whitaker potrebbe essere presa come una ciliegina di glamour per la serata inaugurale piazzata lì non certo per caso dagli organizzatori di Cannes. L’incontro con l’indimenticabile interprete di Bird, Ghost Dog o The Last King of Scotland, ha invece posto i giornalisti di fronte a una persona calmissima ma decisa a far passare le proprie idee nel campo della sua carriera attoriale («Per me conta soprattutto il tipo di mondo rappresentato nel film, che non può essere troppo diverso da quello in cui credo» ha detto), in quella di produttore («Ci sono molti cineasti e cineaste giovani pieni di idee») ma soprattutto attraverso la sua ONG Whitaker Peace and Development Initiatives attiva in varie parti del mondo in favore dell’educazione e della formazione dei giovani. 

In questo articolo: