La Saint-Tropez di Brigitte Bardot, dietro le quinte del glamour

Per chiunque conosca davvero queste strade acciottolate, prima ancora che diventassero la passerella del lusso globale e dell'eccesso, esiste una linea di demarcazione netta nella storia di Saint-Tropez: l'arrivo di Brigitte Bardot. Non è stata solo una questione di cinema, ma un'epifania estetica. Quando nel 1956 Roger Vadim girò E Dio creò la donna, Bardot non si limitò a recitare; infuse nel borgo dei pescatori quell'anima ribelle, scalza e sensuale che avrebbe cambiato per sempre il DNA della Costa Azzurra.
Mentre la «Saint-Trop» dei miliardari di oggi corre frenetica, il vero connaisseur sa che l'essenza del mito risiede ancora (e risiederà sempre) tra le mura della Madrague, la sua leggendaria villa pieds dans l'eau. È lì che BB ha cristallizzato un'epoca di libertà selvaggia, trasformando un semplice porto provenzale nell'ombelico del mondo, un luogo dove l'eleganza non era fatta di loghi, ma di un bikini a quadretti vichy e una corsa verso la riva. Saint-Tropez ha dato a Brigitte un rifugio; lei, in cambio, le ha donato l'immortalità.
In molti, non appena hanno saputo della morte dell'attrice e attivista, oggi, all'età di 91 anni, si sono fiondati proprio alla Madrague. C'è chi ha deposto rose bianche, chi altri fiori, chi – semplicemente – si è intrattenuto davanti al cancello, in religioso silenzio, per onorare la donna e l'icona. I gendarmi, come riferisce il portale Var Matin, si sono affrettati a sbarrare la via, quel chemin de la Madrague divenuto, negli anni, meta di pellegrinaggi. «La sua anima rimarrà, per l'eternità, tropézienne» dice a proposito di BB una residente. «Ha vissuto sia fra la folla sia in solitaria, estremamente in solitaria. Ed è morta nella sua casa, la morte migliore che tutti noi potessimo desiderare per lei, circondata dai suoi animali».
Rispetto all'estate, quando diventa mecca del jet-set internazionale, Saint-Tropez d'inverno è vuota e sonnolenta. Malinconica, direbbe qualcuno, ancorché tremendamente affascinante e, comunque, accogliente con le sue temperature miti. Alla Madrague, dicevamo, in queste ore si sono fiondati in tanti. Ma parliamo solo di residenti. Tutti, come scrive sempre il portale Var Matin, avevano una storia da raccontare, qualcosa da condividere, un ricordo o un istante della divina. Brigitte Bardot, in questo angolo di Francia, conduceva una vita semplice, spartana, lontana sia dai riflettori sia dalle uscite polemiche e dall'attivismo politico che ne hanno caratterizzato il profilo pubblico.
Un altro residente, intercettato dai giornalisti, afferma: «Il mondo, senza di lei, sarà molto più brutto. Lei c'è sempre stata. Sempre». E ancora: «La vedevamo spesso e non la disturbavo. Stavo un po' più lontano e in secondo piano, poi la guardavo passare e quando era di buon umore ci mandava dei baci». Paradossalmente, ma nemmeno troppo, fu proprio Brigitte Bardot a portare Saint-Tropez, all'epoca di E Dio creò la donna un semplice villaggio di pescatori, sulle prime pagine dei giornali. Consegnandolo, da allora, alla geografia dello star system. Due anni più tardi, acquistò la Madrague, una splendida villa sulla spiaggia che, tempo zero, diventò leggendaria. Tanto quanto la sua proprietaria.
Quando, negli anni Settanta, Bardot abbandonò la carriera di attrice per dedicarsi alla difesa della causa animale, si allontanò altresì dalla Saint-Tropez della vita notturna, del lusso e delle feste senza fine. Si rifugiò nella tranquillità della bassa stagione e, detto della Madrague, costruì pure una seconda casa, la Garrigue, nascosta in 10 ettari di verde, con animali e una cappella privata.
«I cittadini di Saint-Tropez conserveranno la memoria di una loro concittadina che più di cinquant'anni fa, all'apice della sua fama internazionale, decise di stabilirsi definitivamente a Saint-Tropez per dedicarsi alla difesa e alla protezione degli animali» scrive, con emozione altissima, il Comune. BB, ora, «appartiene alla memoria collettiva» e «continuerà a vivere nell'anima della nostra cittadina».
Ancora oggi, quando il sole cala e il porto si accende di quel rosa dorato che nessun filtro può replicare, sembra quasi di poter scorgere la sua silhouette tra i vicoli della Ponche. Chi vive Saint-Tropez lontano dai riflettori sa che il legame con Brigitte non è una questione di marketing turistico, ma un patto di fedeltà siglato tra la salsedine e il silenzio. Perché, nonostante l'invasione degli yacht e il frastuono del jet-set, il cuore del villaggio batterà sempre al ritmo di quei piedi nudi sulla sabbia: un’eredità di bellezza indomita che nessuna marea, per quanto forte, riuscirà mai a portar via.
