Cinema

«Coda» è il miglior film 2022

Vittoria storica agli Oscar per la pellicola interpretata in lingua dei segni – Statuetta anche per la regista Jane Campion, Jessica Chastain e Will Smith (che ha acceso gli animi sul palco)
© KEYSTONE (EPA/ETIENNE LAURENT)
Red. Online
28.03.2022 06:43

È «Coda» - «I segni del cuore»» ad aggiudicarsi l'Oscar 2022 come miglior film. La trama? Ruby è l'unica persona udente nella sua famiglia e quando l'attività di pesca famigliare è minacciata, si ritrova combattuta tra perseguire il suo amore per la musica e la sua paura di abbandonare i suoi genitori non udenti. Una vittoria storia a Hollywood, considerato che il film è interpretato nella lingua dei segni. Troy Kotsur ha vinto l'Oscar come migliore attore non protagonista: è il secondo attore sordo in assoluto a vincere la statuetta. «Il potere del cane», dato per vincente, si è aggiudicato la statuetta della miglior regia, consegnata a Jane Campion, terza donna a vincere per la migliore regia dopo Kathryn Bigelow (« The Hurt Locker», 2010) e Chloe Zaho («Nomadland», 2021) e prima donna a essere stata nominata due volte alla regia. 

Will Smith (in competizione con l'amico e mentore Denzel Washington, per «Macbeth») ha vinto l'Oscar come miglior attore protagonista per il film «King Richard» - «Una famiglia vincente». Miglior attrice protagonista è Jessica Chastain, accolta con una standing ovation, per «Gli occhi di Tammy Faye». 

E proprio il miglior attore si è reso protagonista di un alterco con Chris Rock. Mentre quest'ultimo stava presentando il premio per i documentari, ha fatto una battuta sul «taglio radicale» dei capelli di Jada Pinkett Smith, la moglie di Will. Jada soffre di alopecia e, dopo aver a lungo coperto la testa con sciarpe e cappelli, da qualche mese si rade. «Tieni il nome di mia moglie via dalla tua fottuta bocca», ha urlato l'attore dal posto, dopo essere salito sul palco per dargli uno schiaffone. L'audio è stato momentaneamente abbassato dalla regia e Rock è rimasto visibilmente spiazzato, prima di difendere la battuta come «uno scherzo alla G.I. Jane». Inizialmente si è pensato a uno sketch, ma ben presto è stato chiaro che di preparato c'era ben poco. Quando ha ritirato l'Oscar, l'attore è tornato sui suoi passi: «Vorrei scusarmi con l'Academy e gli altri membri candidati. L'amore fa fare cose da pazzi».

Niente da fare per Paolo Sorrentino, in gara con «È stata la mano di Dio». Come miglior film internazionale è stato premiato il giapponese «Drive my car». «Encanto» ha vinto l'Oscar per il miglior film d'animazione 2022, battendo anche «Luca».

«Dune» di Denis Villeneuve, candidato a 10 nomination, ha vinto 4 premi: migliore colonna sonora (realizzata da Hans Zimmer), miglior suono (Mac Ruth, Mark Mangini, Theo Green, Doug Hemphill e Ron Bartlett), miglior montaggio (Joe Walker) e migliore scenografia (Production Design: Patrice Vermette; Set Decoration: Zsuzsanna Sipos).

Gli Oscar hanno reso omaggio a «Il Padrino» per i 50 anni dall'uscita del primo film della trilogia nelle sale: una standing ovation ha accolto Francis Ford Coppola e le due star della saga dei Corleone, Al Pacino e Robert de Niro, sul palco dei premi dell'Academy. Coppola ha dedicato «dal profondo del cuore» l'omaggio a due persone che non ci sono più: lo scrittore Mario Puzo e il produttore Robert Evans con cui era stato a lungo ai ferri corti durante la realizzazione dei film.

Nessun intervento di Zelensky alla cerimonia degli Oscar 2022, che si è però fermata per un minuto per l’Ucraina. Con un messaggio di solidarietà. Sullo schermo del Dolby Theatre di Los Angeles, si leggeva: «Anche se il film è una strada importante per esprimere la nostra umanità in tempi di conflitto, la realtà è che milioni di famiglie in Ucraina hanno bisogno di cibo, cure mediche, acqua e servizi di emergenza. le risorse sono scarse e noi come comunità globale possiamo fare di più. Vi chiediamo di sostenere l’Ucraina in ogni forma. #Standwithukraine». Uno dei pochi a esporsi è stato Francis Ford Coppola che, sul palco, si è lasciato andare in un «viva l'Ucraina», incassando un applauso. Molte comunque le star che hanno sfoggiato i colori del Paese occupato, indossando sul red carpet pochette, spille e anelli gialloblù.

Niente Oscar per il cortometraggio svizzero «Ala Kachuu»

Il film «Ala Kachuu», della regista germano-svizzera Maria Brendle, nominato nella categoria del miglior cortometraggio di fiction agli Oscar, non ha ottenuto nessuna ricompensa. La statuetta è andata a «The Long Goodbye» della cineasta britannica Aneil Karia.

Nel film, che significa «fai i bagagli e parti», Brendle racconta la storia del rapimento di una sposa in Kirghizistan. Circa 12.000 donne sono vittime di questa usanza ogni anno. La legge kirghisa proibisce il rapimento di giovani ragazze, ma la pratica è ancora diffusa.

Con questo film, la regista 38.enne ha voluto «contribuire ad aumentare la consapevolezza dei diritti delle donne e dare voce a quelle che sono raramente ascoltate». Brendle ha fatto ricerche sul posto e ha girato il film nel Paese dell'Asia centrale con attori e attrici esclusivamente kirghisi.

La rivista specializzata Variety aveva inserito «Ala Kachuu» nella cerchia dei favoriti. Il film, diretto dalla Brendle e prodotto dalla società zurighese Filmgerberei, è stato selezionato per decine di festival internazionali e ha vinto altrettanti premi. In Svizzera era stato presentato alle Giornate di Soletta nel 2021.

Tutti i premi della 94. edizione degli Oscar annunciati durante la cerimonia al Dolby Theatre di Hollywood

Miglior Film: Coda - I segni del cuore di Sian Heder
Migliore regia: Jane Campion per Il potere del cane
Migliore attrice protagonista: Jessica Chastain per Gli occhi di Tammy Faye
Migliore attore protagonista: Will Smith per King Richard - Una famiglia vincente
Migliore attrice non protagonista: Ariana DeBose per West side story
Migliore attore non protagonista: Troy Kotsur per Coda - i segni del cuore
Migliore sceneggiatura originale: Belfast di Kenneth Branagh
Migliore sceneggiatura adattata: Coda - I segni del cuore di Sian Heder
Migliore fotografia: Dune (Greig Fraser)
Miglior trucco e acconciatura: Gli occhi di Tammy Faye (Linda Dowds, Stephanie Ingram e Justin Raleigh)
Miglior film internazionale: Drive My Car di Ryusuke Hamaguchi
Miglior film d'animazione: Encanto di Byron Howard e Jared Bush
Miglior documentario: Summer of Soul...or When the Revolution Could Not Be Televised di Ahmir "Questlove" Thompson
Migliori effetti speciali: Dune (Paul Lambert, Tristan Myles, Brian Connor e Gerd Nefzer)
Miglior suono: Dune (Mac Ruth, Mark Mangini, Theo Green, Doug Hemphill e Ron Bartlett)
Miglior montaggio: Dune (Joe Walker)
Migliore colonna sonora: Dune (Hans Zimmer)
Migliore canzone originale: No time to die (Billie Eilish e Finneas O'Connell)
Migliori costumi: Crudelia (JJenny Beavan)
Migliore scenografia (production design): Dune (Patrice Vermette; Set Decoration: Zsuzsanna Sipos)
Miglior corto documentario: The Queen of Basketball di Ben Proudfoot
Miglior corto animato: The windshield wiper di Alberto Mielgo e Leo Sanchez
Miglior corto live action: The long goodbye di Aneil Karia e Riz Ahmed