Cosa fanno i nostri cuccioli quando siamo fuori casa?

Ce lo racconta l'esilarante animazione "Pets - Vita da aninali"
Dagli autori di "Cattivissimo me"
Max Armani
10.10.2016 23:45

Ormai è assodato: nelle grandi città una grossa fetta della popolazione è costituita da «single», celibi o nubili che però spesso non vivono soli ma con un animale da compagnia e il numero di questi ultimi cresce vertiginosamente di anno in anno. Una moltitudine di amici «pennuti» o «pelosi», a sangue freddo o caldo, che per buona parte della giornata aspettano il ritorno del loro compagno-padrone umano che è andato al lavoro, al cinema, a ballare, a teatro o chissà dove, mentre loro, a casa, si annoiano... oppure, perché no, fanno baldoria.

Comincia proprio così The Secret Life of Pets prodotto dalla Illumination Entertainement, per la regia di Chris Renaud e Yarrow Cheney, già creatori di Cattivissimo Me e Lorax, che anche stavolta danno vita ad un cartoon insolito ed esilarante, già campione d'incassi in America.Pets - Vita da Animali mette in scena una New York dove, dietro ad ogni finestra c'è un cucciolo, un animale con un nome ed una personalità, che aspetta che la porta di casa si apra di nuovo e il suo «lui» o la sua «lei» torni per giocare, fare il girettino e fargli compagnia. Ciò non toglie che ognuno di loro nel frattempo s'intrattenga come può: Buddy, il bassotto, si massaggia col frullatore; Max, il protagonista, un piccolo terrier bianco e marrone, va su e giù per la scala antincendio per confidarsi con Chloé, la gatta del piano di sopra, golosa e filosofa, o incontrarsi con Leonardo, un barboncino di taglia grande, bianco, dall'aria distinta, che non appena il suo padrone se ne va, dà feste megagalattiche condite da musica elettronica e croccantini di tutti i tipi per i suoi «colleghi» del vicinato. Gidget, invece, minuscola cagnetta chic, bianca e vaporosa, salta sul davanzale e sospira per Max, «canetto fascinoso» che non perde mai di vista. Così quando questi sparisce insieme a Duke, il suo ingombrante, nuovo compagno di casa, è lei che riunisce gli «amici» del palazzo per tirarlo fuori dai guai. Ma lui e Duke, sfuggiti agli accalappiacani, sono finiti nelle fogne, ostaggio di Nervosetto, un coniglietto bianco dalla personalità di un gangster psicopatico, che ha radunato intorno a sé tutti gli «sciacquonati», ossia gli animali abbandonati dai loro padroni che sono diventati acerrimi nemici degli umani.The secret Life of Pets è una rutilante sarabanda d'invenzioni e di gag che, man mano che la storia progredisce, acquista nuovi personaggi che imprimono agli eventi un ritmo sempre più veloce con sviluppi imprevisti e surreali. Presentato alla 73. Mostra internazionale d'Arte cinematografica di Venezia in occasione del tributo speciale a Chris Meledandri, produttore e fondatore della Illumination Entertainement, già nominato all'Oscar per il suo innovativo contributo al cinema di animazione, Pets ha diviso la critica e conquistato il pubblico. Infatti, benché il film abbia al suo interno numerosi omaggi alla gloriosa storia Disney e Pixar, antica e moderna (il basset hound che vediamo capeggiare il salvataggio di Max ricorda quello degli Aristogatti e la rivalità iniziale tra Max e Duke che si contendono l'amore della padroncina Katie, ci fa pensare a Toy Story), manca però in Pets- Vita da animali, il moralismo e il senso del dramma di tante storie Disney, che da Bambi sino Alla ricerca di Dory hanno sfiorato i peggiori incubi dell'infanzia.Invece, Pets ci abbaglia con la vitalità e quel pizzico di follia che era tipico dei cartoons degli anni Quaranta e dei personaggi di Tex Avery, da Bugs Bunny, a Screwball Squirrel, ai quali assomiglia il diabolico coniglio Nervosetto, come pure altri «sciaquonati» disegnati in modo umoristico piuttosto che antropomorfizzati.Avventure, inseguimenti e puro divertimento sono i principali ingredienti di Pets - Vita da animali che al cinema viene preceduto da un godibile corto dei Minions, che come al solito, sono fonte di idee bislacche e di trovate esilaranti.

In questo articolo: