Furti di elettricità: a processo due residenti a Novaggio

Cronaca giudiziaria
Per sottrazione di energia elettrica
Davanti alla Corte delle Assisi Pretoriali di Lugano Campagna si è iniziato stamane il processo contro gli imputati Demarta Franchino, di Pietro, elettricista, e Delmenico Giovanni, fu Albino, entrambi di Novaggio, il primo nato nel ’77, il secondo nel ’85, accusati siccome prevenuti colpevoli di sottrazione di energia elettrica a danno del comune di Lugano e, più precisamente, per avere nell’intento di procacciarsi un vantaggio illecito, il Demarta ordinato e il Delmenico eseguito il distacco del filo conduttore dai morsetti principali del contatore, in modo da evitare il funzionamento dell’apparecchio di controllo per il consumo d’energia, procurandosi un vantaggio illecito di fr. 20.932,80, somma costituita dalla differenza fra l’energia venduta dalla Società Malcantonese e quella pagata al comune di Lugano, tenuto conto delle perdite di trasformazione e di linea. I fatti sono avvenuti dal 1922 al maggio di quest’anno.
Difendono gli imputati gli avv. Natale Rusca e Arnaldo Bolla; sostiene l’accusa l’on. P. P. Gallacchi; presiede il Tribunale l’avv. Leoni, pretore di Lugano Campagna.
Si procede all’interrogatorio dell’accusato Delmenico, l’impiegato che dietro ordine del Demarta, direttore e azionista della Società Malcantonese, staccava il filo nottetempo sottraendo così al controllo dell’Officina di Lugano una certa quantità di energia. Il Delmenico confessa i fatti imputatigli e afferma che l’operazione veniva da lui eseguita sei o sette volte al mese. Nessun utile diretto egli aveva in questo, ma contribuiva a tener in vita la Società Malcantonese, che non registrava lauti guadagni, e quindi ad assicurarsi il suo impiego. Segue l’interrogatorio dell’accusato Demarta e lui pure ammette l’imputazione e la giustifica asserendo che con il fraudolento mezzo impiegato aveva tentato di evitare il fallimento dell’azienda; nessun membro del Consiglio di amministrazione era al corrente della faccenda. Il danno riportato dall’Officina Elettrica di Lugano, valutato in fr. 20 mila, è stato interamente indennizzato.
Viene quindi sentito l’Ing. Andreoni, rappresentante della Parte Civile e teste, il quale dà spiegazioni sull’inchiesta eseguita una volta scoperto il fatto.
Non ci sono testimoni e prende la parola il P. P. Dr. Gallacchi, il quale sostiene la colpevolezza dei due imputati, riconoscendo loro diverse attenuanti. Il P. P. conclude chiedendo la condanna del Demarta a due mesi di detenzione e del Delmenico a un mese e al pagamento di spese processuali e tassa di giustizia.
Terminata la requisitoria del Procuratore Pubblico, prende la parola l’acc. Arnaldo Bolla, cui segue l’avv, Natale Rusca, per la difesa. La sentenza si avrà in giornata.
Atti del Consiglio federale
(ag) – Il Consiglio federale ha continuato nella sua seduta di martedì l’esame del bilancio per il 1926. Esso ha terminato le deliberazioni sui quattro capitoli. Il bilancio potrà quindi essere approvato in una delle prossime riunioni.
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