Gli eroici salvatori ticinesi premiati dalla Fondazione Carnegie

Il disastro di S. Margherita Ligure
Genova, 9 ag – Parecchie squadre di operai continuarono durante la giornata di ieri, sotto la direzione di ingegneri ferroviari, i lavori di sgombero della stazione di Santa Margherita Ligure, così da permettere il pieno ripristino del servizio. Questo non fu completamente interrotto in quanto che i treni poterono usufruire del doppio binario. L’identificazione dei cadaveri è completa. Il cadavere di una donna fu identificato in quello della signora Wellis. Il cadavere, orrendamente stritolato, era decapitato. L’altro cadavere è quello del prof. Padoa, noto clinico di Firenze. Sono stati identificati il capotreno, il fuochista ed il macchinista. I morti sono 5. I feriti fortunatamente poterono essere dichiarati guaribili in 15 giorni. La commissione d’inchiesta ha terminato i suoi lavori. Secondo accertamenti e voci che corrono, pare che il disastro sia avvenuto per l’eccessiva velocità impressa dal macchinista alla locomotiva e ciò per diminuire il notevole ritardo del treno.
Cronaca Cantonale
Fondazione Carnegie
Dal 12.mo rapporto della Fondazione Carnegie rileviamo le seguenti ricompense che furono date per salvataggi nel nostro Cantone. Ai sigg. Albisetti Giuseppe di Lugano e Müller Erich medaglia di bronzo e 1000 fr. al primo e medaglia di bronzo al secondo per essere riusciti ad afferrare, il 18 settembre 1922, un pazzo che era penetrato nell’Opera cattolica di protezione della giovine in Lugano. I sigg. Botta Roberto, 1895, italiano domiciliato a Lugano, e Ceresola Giovanni, operaio a Lugano, ambedue ottengono la medaglia di bronzo avendo salvato il 5 febbraio 1923 una donna che si gettò nel lago col suo fanciullo nell’intento di suicidarsi. Al signor Vanoni Felice di Viganello diploma d’onore per salvataggio sul lago di Lugano di certo Ferrari, al quale era affondata la barca con due donne, fatto avvenuto il 7 agosto 1923. Al sig. Vicari Livio di Davesco un libretto di risparmio di fr. 50: salvò il 24 giugno a Davesco un ragazzo che era caduto nel Cassarate. Al sig. Fonti Felice di Medeglia di bronzo per aver salvato il 16 settembre 1923 un ragazzo di cinque anni che era caduto nell’Aar a Olten. Al sig. Ferrari Giulietto, italiano domiciliato a Bissone, un libretto di risparmio di fr. 50: il 16 luglio 1923 salvò tre fanciulli che stavano annegando.
Disgrazia mortale
Domenica, ad Airolo, all’insaputa dei genitori, il ragazzo Aquilini si recò nella località detta Bedrina, sotto i Forti, col fucile di suo padre per fare una partita di caccia in compagnia di un altro ragazzo della stessa età. Nel passare attraverso i cespugli il colpo partì e l’infelice ragazzo ricevette tutta la scarica in un polmone. La morte fu istantanea.
In Fascio
Ieri mattina in Lugano si è celebrato il matrimonio fra il signor capitano Italo Trezzini, aiutante nel comando della Gendarmeria Cantonale, e la distinta ed avvenente signorina Elisa Demarchi. Alla giovane coppia vive felicitazioni e fervidi auguri.
Clicca qui per l'edizione completa del Corriere del Ticino del 9 ottobre 1924 disponibile nell'Archivio Storico del CdT.