Cent'anni fa

Idrovolanti italiani si schiantano nella zona dello Spluga

Le notizie del 12 novembre 1925
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
12.11.2025 06:00

Rivista Italiana
I due idroplani italiani che, sotto la direzione del tenente colonnello Maddalena, hanno lasciato Zurigo ieri alle ore 10 per attraversare le Alpi hanno dovuto scendere, probabilmente in seguito al cattivo tempo, sul colle dello Spluga. Gli apparecchi sarebbero danneggiati e due aviatori gravemente feriti. Come noto, si tratta della squadriglia che ha compiuto il raid Varese-Pietrogrado in 55 giorni.

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Disgrazia aviatoria al Monte Spluga
Spluga, 12 ag – L’Agenzia Telegrafica svizzera è in misura di dare i particolari seguenti sull’incidente aviatorio allo Spluga: I due idroplani militari italiani, con a bordo 7 persone, provenienti da Coira, arrivarono mercoledì poco prima di mezzogiorno nelle vicinanze dello Spluga. Una densa nebbia copriva le montagne. I due apparecchi volavano troppo basso per poter attraversare il colle della frontiera ed andarono a cozzare contro una parete di roccia situata su territorio svizzero, a circa due ore di cammino dal villaggio di Spluga. Tre delle persone a bordo degli apparecchi rimasero gravemente ferite, due altre leggermente e le altre due rimasero incolumi. Al momento dell’accidente si trovavano poco discosto le guardie del posto di frontiera dello Spluga che poterono così prestare i primi soccorso. I feriti furono trasportati al Monte Spluga, situato in territorio italiano. Uno degli apparecchi è completamente distrutto e i resti giacciono sulla neve di recente caduta. L’altro non sembra gravemente danneggiato. Degli esperti partiranno giovedì mattina da Dübendorf per procedere ad un’inchiesta.

Milano, 12 ag – L’aviatore comandante Maddalena ha telegrafato quanto segue: «Partito da Zurigo alle 11 via Spluga, lungo cammino trovai bufera, vento e neve. Apparecchio distrutto, equipaggio salvo, leggermente contuso. Arriveremo domani Varese per ferrovia. Informo che ho chiesto a Roma autorizzazione prelevare due altri apparecchi per terminare a Roma gloriosa difficile crociera. (Firmato) Maddalena». Il Corriere della Sera dice che la notizia, per quanto grave, ha recato qualche sollievo, perchè si è appreso che l’equipaggio è salvo. I due idroplani avrebbero dovuto raggiungere l’Italia sorvolando il Gottardo, ma le autorità militari svizzere comunicarono al comandante Maddalena che la traversata del Gottardo era vietata a causa dei tiri d’artiglieria che si eseguivano nella zona. Per conseguenza il comandante Maddalena partì da Zurigo dirigendosi verso il Reno superiore e attraverso lo Spluga, dove fu sorpreso dalla tempesta.

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