Il popolo russo e la sua predilezione per la vodka

Stralci
I russi hanno particolare predilezione per l’alcool e la loro bibita nazionale è sempre stata la vodka. Sia per effetto del rigido clima del loro paese, sia per effetto di una naturale inclinazione essi l’hanno sempre amata.
Durante la guerra, però, e soprattutto durante la rivoluzione erano stati sottoposti ad una specie di regime dry, o secco, di tipo americano. L’amore per la vodka, però, era così tradizionalmente radicato nell’anima e nel gusto russo che nei periodi più tristi della rivoluzione, quando imperversavano la guerra civile, la pestilenza e la carestia e tutte le grandi e piccole distillerie avevano sospeso la loro attività, si arrivava a bere durante i rigidi inverni qualunque bevanda spiritosa o forte che andasse dalla superstite acqua di Colonia fino al petrolio!
Poi, con l’assestarsi del regime più o meno normale di vita, le distillerie hanno poco alla volta ripreso il lavoro, naturalmente sotto il controllo dello Stato. E la vodka è tornata ad essere quella che era un tempo una bevanda infernale per noi occidentali, avvezzi ai vini tenui e alle bevande non troppo alcooliche, ma ideale per i russi sia durante i rigidi inverni che… durante l’estate!
Ma premurosi come sono delle sorti dei lavoratori e della razza in genere – scrive il Giornale d’Italia –, i dirigenti bolscevichi si erano in un primo momento preoccupati degli effetti deleteri che produce l’acool e allora avevano consentito la produzione della vodka ma con certe limitazioni e poi non avevano concesso che la potente acquavite superasse i 20 gradi. Ma poi le considerazioni sulla difesa della razza sono passate in seconda linea e si è permessa la distillazione di una vodka di 30 gradi. Recentemente, infine, il Governo bolscevico ha mollato in pieno tutte le restrizioni ed ha concesso che si rimettesse in vendita la vodka di prima della guerra a 40 gradi. I russi hanno accolto con gioia il provvedimento.
In questi giorni passati, per le strade di Mosca si sono viste lunghe code di gente che aspettava con molta pazienza il proprio turno per ore ed ore per poter comprare una «bottiglia di vodka di prima della guerra!». In fondo, era una forma di ritorno a quel passato che – in materia di facilità di vita – tutti rimpiangono. Bolscevichi compresi!
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