Cent'anni fa

Il processo per la disgrazia di Visletto che fece quattro morti

Le notizie del 23 settembre 1925
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
23.09.2025 06:00

Cronaca Giudiziaria
Il processo di Cevio
Cevio, 23 (Resp.) – Lunedì si è iniziato davanti alle Assise Distrettuali di Cevio, presiedute dall’egregio avvocato Gaspare Gatti, il processo contro Hans Schibli, di Bach (Svitto), 36.enne, ammogliato con prole, accusato di essere responsabile della disgrazia avvenuta il 30 maggio 1923 al passaggio a livello di Visletto. Lo Schibli, che quale chauffeur militare conduceva un camion dell’armata, cozzò contro una locomotiva della ferrovia della Vallemaggia, precipitandola nel vuoto, dove quattro ferrovieri trovarono la morte. L’accusa si basa dall’art. 67 del Codice Penale Federale.

Lunedì ebbe luogo l’interrogatorio di Hans Schibli, il quale protesta la sua innocenza; poi furono intesi diversi testi di parte civile. Nel pomeriggio di lunedì depose l’ingegnere Zoppi, nominato perito dal tribunale istruttore. La perizia dell’ing. Zoppi, ascoltata con grande attenzione, costituì una vera sensazione. Infatti l’ing. Zoppi, concludendo coll’irresponsabilità dello Schibli, ha formulato severi rimproveri contro la organizzazione della ferrovia della Vallemaggia ed ha accusato i conduttori di aver abbandonato troppo precipitosamente il convoglio.

Martedì furono intesi il colonnello Ambergerm, capo del servizio automobilistico dell’armata svizzera, il tenente colonnello Meyer, ufficiale ferroviere della quinta divisione, ed il maggiore Schädeli, che comandava la truppa alla quale apparteneva lo Schibli. Essi furono unanimi nel riconoscere le capacità dello Schibli e conclusero escludendo la responsabilità dello stesso. Furono poi intesi coloro che accompagnarono il convoglio di bestiame e numerosi altri testi di parte civile, le deposizioni dei quali furono in parte favorevoli ed in parte sfavorevoli all’imputato.

Stamane, mercoledì, il P. P. Martinoli sosterrà la sua accusa, poi parleranno i patroni di parte civile. Forse già nel pomeriggio di mercoledì potrà parlare il difensore, avvocato Camponovo. Apprendiamo che il difensore, basandosi su parecchie testimonianze e sul rapporto del perito, sosterrà l’irresponsabilità colposa dello Schibli, senza muovere accuse contro le autorità ed il personale ferroviario.

Un deputato comunista nel Marocco
Parigi, 23 ag (Havas) – Si annuncia da Fez ai giornali: Nei circoli bene informati si assicura che Doriot, deputato comunista, è riuscito a passare la frontiera marocchina. La polizia marocchina ha ripreso la ricerca di Doriot perchè è espulso con decreto del Sultano.

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