Cent'anni fa

Il Ticino piange lo scultore Natale Albisetti

Le notizie del 5 luglio 1923
© Shutterstock
Nicola Bottani
Nicola Bottani
05.07.2023 06:00

Cronaca Cantonale
La morte dello scultore Albisetti
Dopo alcuni giorni di malattia è morto l’altra notte, in età di anni 60, lo scultore Natale Albisetti. Ancor giovanetto, egli aveva lasciato la natìa Stabio per recarsi a Milano a seguire i corsi all’Accademia di Brera, dove ottenne il diploma di scultore. Si recò quindi a Parigi, e colà si fece ben presto apprezzare per il suo talento artistico non comune. Col lavoro costante, si creò altresì una buona posizione. Numerose furono le opere da lui eseguite, e in diverse esposizioni esse ottennero meritate distinzioni. Le belle figure allegoriche del monumento dell’Indipendenza in Bellinzona sono pure opera sua. Artista valente quanto modesto, lascia di sè vivo rimpianto.

Fili spinosi lungo le strade
Il Dipartimento cantonale delle Pubbliche costruzioni avverte: «I fili spinosi lungo le pubbliche strade costituiscono un pericolo per la viabilità Essi sono vietati dalla legge cantonale di applicazione del Codice Civile Svizzero e non possono quindi essere tollerati se posti a meno di due metri dal livello del suolo. I proprietari di terreni che ancora tengono cinte di fili metallici spinati in confine delle strade sono diffidati a levarle entro il 30 luglio prossimo al più tardi».

In Fascio
La signorina Macchi Vittorina, allieva del Corso Pedagogico, è stata erroneamente omessa dall’elenco degli allievi del Ginnasio-Liceo esonerati dagli esami e quindi promossi. Ripariamo oggi all’involontario errore.

Sport
Il Giro di Francia

Raramente, crediamo, una corsa ciclistica a lunga serie ha offerto il palpitante interesse di questo Giro di Francia. Nella tappa corsa ieri sul percorso Bayonne-Luchon, km. 326 e comprendente massacranti salite quali il colle di Torles (m. 1800) e il colle di Tourmalet (m. 2122), la lotta ha assunto aspetti veramente incredibili. Jacquinot, che tenne la testa della corsa per buona parte di percorso, arrivò solo sul Tourmalet, un colle che bisogna scalare su 30 km. di strada con un dislivello che va da 430 metri a 2122, ma cadde esaurito e fu sorpassato dal vecchio Alavoine quasi sulla vetta del Peyresourde. Francis Pélissier ebbe la macchina rovinata da un’automobile e l’italiano Bottecchia, pur essendo giunto sesto, con oltre 27 minuti di ritardo sul primo, passa in testa alla classifica generale con 8 minuti di vantaggio su Alavoine.

Ecco l’ordine d’arrivo della tappa di ieri: 1. Alavoine Jean di Versailles che copre i 326 Km. della tappa Bayonne-Luchon in ore 16,5’22’’ realizzando la vel. media oraria di Km. 20,986; 2. Jacquinot Robert di Pantin in ore 16,21’27’’; 3. Nohmand Joseph di Roanne in ore 16,22’8’’; 4. Henri Pélissier di Parigi in 16,26’40’’; 5. Botte Camille di Ressaix in 16,29’53’’; 6. Bottecchia Ottavio; 7. Buysse Lucien; 8. Alancourt Arsène; 9. Collè Henri di Ginevra.

In questo articolo: