Cent'anni fa

In circolazione truffatori e banconote false da 100 franchi

Le notizie del 1. luglio 1925
La banconota da 100 franchi emessa in Svizzera nel 1918. © Web
Nicola Bottani
Nicola Bottani
01.07.2025 06:00

Cronaca Cantonale
Attenti ai truffatori

Il Comando della Gendarmeria cantonale comunica: Su diversi giornali del Cantone è apparso il seguente avviso: «Italie, 300.000 lires de bénéfice net. Entreprise de 1.er ordre demande une personne pour négocier en Italie. Affaire facile et rapidement réalisable. Il faut disposer de 150.000 lires pour garantire le contract ecc. Offerte sotto V. 4526 L. Publicitas, Losanna». Chi ha fatto l’inserzione è una persona che vive di truffe e che ha già subìte condanne. Questo avviso non è che il mezzo per procurarsi l’indirizzo di nuove vittime disposte a farsi imbrogliare.

Il Comandante: Cap. G. Ferrario

Biglietti da cento falsi
Il 18 giugno 1924 in un ristorante di Lugano è stata spesa una banconota svizzera da 100 fr. falsa, serie 2E 034123. Il 19 giugno 1924 in un Hotel di Zurigo è stata spesa una banconota svizzera da fr. 100 falsa, serie 2E 1342177. Nell’ottobre 1924 in un ufficio postale del Ticino è stata presentata una banconota svizzera falsa, serie 2E 134111. Nel corrente mese a Lugano da un istituto bancario venne sequestrata una banconota svizzera da fr. 100 falsa, serie 2E 034101. Le quattro banconote hanno la medesima origine e sono stampate col medesimo cliché.

Sono banconote svizzere della Banca Nazionale, emissione 1. Gennaio 1918, colla testa di Tell da una parte e la Jungfrau dall’altra. La carta è di qualità scadente, al tatto è più sottile ma ruvida di quella delle banconote buone. I biglietti sino ad ora messi in circolazione portano le firme «Hirter», «Johr», «Bornhauser» e la serie 2E. I numeri però non si succedono in ordine progressivo. Il disegno stampato sulla banconota differisce di circa 5 mm. In altezza da quello delle banconote buone.

Sul fronte: Il disegno che inquadra il biglietto non è pronunciato e la tinta, invece di avere intonazione violetta, è di colore verde-bleu. Le finissime linee dell’ornamentazione sono irriconoscibili. La corona di Edelweiss, che circonda la cifra grande «100 nel mezzo, è mal disegnata e mentre nelle banconote buone ne è ben precisa e visibile, nelle false è irriconoscibile. Lo sfondo è rossiccio, mentre che nei biglietti buoni è bruno.

Sul rovescio: Tutto il disegno non è pronunciato e preciso. La tinta è completamente diversa. Il paesaggio (Jungfrau) invece che a tinta bleu-violetta è in verde-bleu sporco. Lo sfondo è in verde-giallo invece che giallo-bruno.

Nel commercio
Fra i signori Giuseppe Fossati, in Melide, Carlo Depietri, fu Carlo, Alessandro Galli, Morel Forni e Roberto Forni è stata costituita una società anonima, sotto la ragione sociale «Giuseppe Fossati S. A., sede in Melide», per il commercio all’ingrosso di vini, liquori e sciroppi, con fabbrica di liquori. Il capitale sociale è stabilito in fr. 80 mila versati.

Clicca qui per l'edizione completa del Corriere del Ticino del 1. luglio 1925 disponibile nell'Archivio Storico del CdT.

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