La Posta svizzera cerca apprendisti per il nuovo anno

Cose postali
Servizio degli chèques postali
La lista dei conti chèques postali per l’anno 1926 viene chiusa a metà gennaio. Le persone e le ditte che hanno l’intenzione di partecipare al servizio degli chèques postali e che desiderano essere ancora comprese nella nuova lista sono pregate di annunciarsi ad uno degli uffici chèques non più tardi del giorno 8 gennaio prossimo. I nomi dei correntisti che figurano nella lista del 1925 vengono senz’altro compresi nella nuova edizione. Eventuali cambiamenti da apportare alla denominazione dei conti chèques postali sono da comunicare il più presto possibile all’ufficio degli chèques.
Apprendisti postali
(S. M.) – L’amministrazione delle poste prenderà al suo servizio nella primavera del 1926 un certo numero di apprendisti. Le condizioni richieste sono le seguenti: I candidati devono essere di nazionalità svizzera (sesso maschile), dell’età dai 16 ai 22 anni e devono trovarsi in buona salute; è necessaria una buona istruzione scolastica, una scrittura leggibile, la conoscenza perfetta della lingua materna e buone cognizioni di una delle due lingue nazionali. I candidati subiranno un esame e saranno sottomessi a una visita medica prima di essere assunti in servizio. Le inscrizioni devono essere indirizzate ai direttori della Posta dei singoli circondari. L’amministrazione del telegrafo non assumerà alcun apprendista.
Censimento federale
Berna, 15 (S. M.) – Il censimento federale del bestiame verrà ripreso regolarmente all’inizio dell’anno prossimo. Questa statistica permetterà di dare una nozione esatta dello sviluppo dell’allevamento del bestiame nel periodo che va dal 1921 al 1926. La Commissione federale di statistica ha recentemente esaminato la richiesta inoltrata dalle società svizzere per l’allevamento dei volatili, così come dal segretariato dei contadini, e relativa ad un censimento dei volatili che dovrebbe effettuarsi contemporaneamente al censimento del bestiame.
L’imposta sulla birra
Berna, 17 (S. M.) – Il segretariato della società svizzera dei caffettieri e dei proprietari di ristoranti rende noto che i birrai dichiarano che gli aggravi risultanti da un’imposta sulla birra non potrebbero essere sopportati dai produttori. Da parte loro i caffettieri e gli albergatori hanno dichiarato categoricamente che se il prezzo della birra per la vendita ai diversi stabilimenti dovesse essere aumentato, il prezzo di vendita al dettaglio dovrebbe subìre un aumento corrispondente.
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Clicca qui per l'edizione completa del Corriere del Ticino del 19 dicembre 1925 disponibile nell'Archivio Storico del CdT.
