L'artista Hans Erni compie 106 anni

LUCERNA - L'artista lucernese Hans Erni - autore di disegni, litografie, pitture, opere murali e sculture - festeggia domani i 106 anni d'età. Ancora molto attivo, Erni considera il disegno e la pittura come una forma di terapia. Da tempo legato al mondo dell'aviazione, ha ideato l'anno scorso la livrea dell'aereo dimostrativo PC-12 NG della Pilatus.
Hans Erni nasce il 21 febbraio 1909 a Lucerna in una famiglia modesta. Negli Anni '20 fa un apprendistato di geometra e diventa disegnatore edile. Dopo aver frequentato la scuola di arti applicate, parte per Parigi allo scopo di perfezionare la sua istruzione.
Qui incontra Picasso, Braque, Arp e Calder e nel 1932 contribuisce alla formazione del gruppo "Abstraction-Création". Nel 1937 diventa membro del sodalizio "Allianz", fondato a Zurigo, che si prefigge di far conoscere l'arte astratta in Svizzera.
Il lavoro che ha segnato una svolta della sua carriera è stata l'opera murale gigante eseguita nel 1939 per l'esposizione nazionale di Zurigo: un dipinto lungo 100 metri e alto 5 intitolato "Die Schweiz, das Ferienland der Völker" (La Svizzera, il paese delle vacanze dei popoli).
Negli Anni '40, l'esperienza del nazionalsocialismo e della Seconda Guerra mondiale portano Erni ad avvicinarsi al marxismo, ritenuto dall'artista l'unico mezzo per realizzare le sue aspirazioni di giustizia sociale. Le autorità lo boicottano fino a quando il pittore si allontana dal comunismo, disgustato dal regime del terrore di Stalin.
Da quando, all'età di 37 anni, ha ottenuto il brevetto di pilota d'aereo, l'artista ha realizzato diverse opere legate al mondo dell'aviazione. L'anno scorso ha ideato i colori e la decorazione del nuovo Pilatus PC-12, che ritrae dei cavalli bianchi, la figura di Pegaso e la colomba della pace su uno sfondo blu.
Ancora oggi Hans Erni lavora otto ore al giorno nel suo atelier. È in buona forma se si considera l'età, dichiara all'ats il suo amico e biografo Karl Bühlmann. Per lui il disegno e la pittura sono una forma di terapia che lo rendono felice.
Cosa si aspetta dal futuro? - gli ha chiesto il "Blick" che oggi ha pubblicato un'intervista di due pagine. "Del tempo per lavorare e per creare qualcosa di buono da lasciare ai posteri. E del tempo da condividere con mia moglie, con i miei tre figli e con i tre nipotini". "Questa è per me la felicità".