Le Ferrovie federali svizzere e la concorrenza dei camion

Confederazione
Ferrovie e automobili
Berna, 9 (S. M.) – La redazione della «Revue Automobile» comunica che in seguito alle informazioni chieste alle Ferrovie federali circa al senso da dare all’espressione «lotta contro l’auto», espressione usata dal loro signor Schrafl, Direttore Generale delle Ferrovie federali, ha dichiarato che bisognava intendere la lotta contro il camion solo, e che la vettura di turismo non entra in linea di conto.
Onde dare alle ferrovie la possibilità di sostenere la concorrenza fatta dal camion, le ferrovie federali hanno già accelerato il trasporto a grande velocità, misura che per intanto non viene applicata che ai trasporti senza trasbordo.
Le F. F. pensano d’altra parte di ridurre ancora le tariffe di piccola velocità e si chiedono se non sarebbe meglio che le F. F. organizzino il loro proprio servizio di camionage per il quale, del resto, esse preferirebbero la tradizione animale.
Esse continuano pure gli studi circa il trasporto verso le loro stazioni delle merci provenienti dalle località che non dispongono di strade ferrate. Inoltre, quando l’elettrificazione sarà più avanzata, altre modificazioni ancora saranno possibili; s potrà per esempio far circolare treni merci in maggior numero durante la notte.
Il signor Schrafl contesta che le F. F. siano le istigatrici del rincaro sui dazî sulla benzina. Le F. F. hanno chiesto recentemente al Consiglio Federale che si accordasse loro il 10 per cento del prodotto di questi dazi, ossia una somma di 1 milione e 200.000 franchi, ai quali essere avrebbero aggiunto un eguale montante allo scopo di accelerare la scomparsa dei passaggi a livello. A quanto si dice, esse non hanno nessuna speranza di veder esaudita questa loro richiesta.
Rivista Italiana
I giornali hanno da Messina: Da due giorni la temperatura si è abbassata oltre l’usato, sì da costituire per la nostra regione un avvenimento climatico addirittura eccezionale A lunghe riprese abbiamo avute cadute abbondanti di neve, talvolta mista a pioggia, nelle ultime 48 ore. Tutte le montagne sovrastanti la città e quelle della Calabria reggina sono ammantate di neve, nei momenti nei quali soffia il levante il freddo diventa intensissimo.
La signorina Alfonsina Ghiossi, di 25 anni, abitante in via Mantova 26 a Torino, avvertendo un leggero disturbo gastrico, ingoiò il contenuto di una boccettina che essa riteneva essere bicarbonato. Si trattava invece di «amidol», un acido fotografico che il padre della Ghiossi teneva in casa, essendo un dilettante fotografo. La poveretta, trasportata all’ospedale, malgrado le cure spirava qualche ora dopo.
Pubblicità
Calzoleria, Via Seraf. Balestra 6, raccomandasi per riparazioni. Lavorazione accurata e materiale di primo ordine. Prezzi modicissimi.
Clicca qui per l'edizione completa del Corriere del Ticino del 10 dicembre 1925 disponibile nell'Archivio Storico del CdT.
