Cent'anni fa

L'inventore dell'Acqua di Colonia, gli antesignani e gli imitatori

Le notizie del 29 maggio 1924
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
29.05.2024 06:00

Stralci
L’acqua di Colonia celebrerà l’anno prossimo il suo secondo centenario. Correva l’anno 1725 allorchè Giovan Maria Farina, un italiano stabilitosi a Colonia, mise in commercio l’acqua odorosa da lui chiamata, per l’appunto, «Acqua di Colonia». Di certo nessun altro cosmetico o profumo ha delle origini tanto contrastate. Secondo alcune versioni, la ricetta dell’acqua famosa sarebbe stata escogitata per primo da un milanese, De Feminis, già nel 1690. Altre versioni non s’accordano sulla data e propendono per il 1709. Esiste perfino tutto un libro francese dedicato alla storia dello sviluppo dell’«Acqua di Colonia» e vi si afferma che non a Colonia ma in un’altra città tedesca l’acqua profumata si trovò per la prima volta in commercio. Da tutta questa disparità di opinioni – scrive il «Piccolo della Sera» – si vede che non occorre essere Omero, perchè i posteri non vadano d’accordo circa il luogo e la data della nascita.

E sì che non si tratta poi di un’epoca tanto remota e si conoscono molti profumi alcoolici ben più antichi. Pare che il progenitore di tutti sia stata l’«Acqua magiara», figlia probabile di un Arnoldus Villanovus, vissuto dal 1235 al 1312. Il suo «Olium mirabile» consisteva principalmente di una soluzione spiritosa di un olio di terpentina ed olio di rosmarino, una miscela che, lasciata da parte per la terpentina, fu durante più secoli diffusissima quale profumo e nota sotto il nome di «Acqua magiara». Una seconda acqua odorosa di gran fama era l’«Eau de Carmes», introdotta a Parigi il 1611 dai monaci carmelitani. Si trattava di un distillato spiritoso di melissa, buccia di limone e lavanda.

Ma sul principio del XVIII secolo l’«Acqua di Colonia» eclissò del tutto questi primi tentativi di profumeria. È supponibile ch’essa fosse nota in Italia già nel XVII secolo e che la famiglia Farina, stabilitasi all’ombra del Duomo di Colonia, adoperasse la ricetta italiana. Il segreto fu mantenuto strettamente. Ma pare che ben presto dei membri stessi della famiglia tentassero di fare la concorrenza alla casa madre. È certo che già nel XVIII secolo c’erano a Colonia altri fabbricanti dell’acqua odorosa, che si chiamavano ugualmente Giovan Maria Farina. La composizione dell’acqua è oggi ancora il segreto delle singole case.

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