Il decodificatore

Ma papa Francesco è di sinistra?

Il leader della Chiesa cattolica è accusato da più parti di essere «comunista» - L’esperto Markus Krienke: «In realtà vuole superare le vecchie polarizzazioni»
VENTO ARGENTINO Un’immagine singolare di papa Francesco scattata durante l’udienza settimanale del 12 giugno a San Pietro. (foto EPA)
Carlo Silini
15.06.2019 06:00

Ci risiamo: la questione riaffiora ogni tanto da quando Jorge Mario Bergoglio è il leader dei cattolici: ma il Papa è comunista? Questa volta a risollevare il quesito è stato indirettamente papa Francesco stesso che nell’udienza di sabato scorso alle realtà carismatiche riunite nel Charis, il Catholic Charismatic Renewal International Service ha spiegato che servire «i poveri, i più bisognosi» è «nel Vangelo», non è comunismo. Un’excusatio non petita che nasconde una posizione politica chiara? Lo abbiamo chiesto a Markus Krienke, professore di Filosofia moderna e di etica sociale alla Facoltà di Teologia di Lugano.

Perché dicono che sia comunista?

«L’affermazione subito all’inizio del suo pontificato ’’questa economia uccide’’, la sua difesa incondizionata degli emarginati e ’’scartati’’, il suo messaggio di accoglienza senza compromessi, aver messo in primo piano la questione ambientale: il Papa propone molti temi che classicamente ha occupato la sinistra comunista. Anche la sua retorica e alcuni gesti contribuiscono a rafforzare questa opinione».

E allora da che parte sta?

«Giudicare la sua posizione “comunista” significherebbe confondere il messaggio del Vangelo con la politica. Al contrario, papa Francesco vuole “liberare” questi temi dalla polarizzazione politica e indicare le sfide sociali di domani, con i quali tutti i partiti, sia di destra che di sinistra, devono confrontarsi. Riguardo alla politica, egli guarda oltre la “vecchia” distinzione tra destra e sinistra».

La Dottrina sociale è di sinistra?

«La Dottrina sociale si comprende come “terza via”, che non significa “compromesso” tra destra e sinistra, guarda oltre questa distinzione. Ricordiamo che alcune encicliche sociali hanno condannato il socialismo ed espresso un giudizio possibilista sul capitalismo. E se pensiamo alla questione ambientale che in questo momento dà nuova linfa alla sinistra, è proprio la Chiesa ad indicare una posizione “terza”. La Laudato si’ indica infatti una posizione che non è quella dei “verdi” né di Greta Thunberg o di un ambientalismo di sinistra».

E il Vangelo?

«Certo, nel secondo dopoguerra Felice Balbo e la Cattolica di Milano hanno reso culturalmente egemone una lettura “di sinistra” della Bibbia. Ancora oggi tale “narrativo” polarizza i cristiani, e ci ha fatto dimenticare l’importante lettura cattolico-liberale coltivata da Rosmini e Sturzo fino a De Gasperi. L’ordoliberale Wilhelm Röpke sostiene che ’’il Vangelo non è socialista’’. Come vediamo, il Vangelo non è né di destra né di sinistra, casomai lo sono le sue letture. Il messaggio più apolitico della storia ha immensi effetti politici, il cui primo fu la stessa crocifissione di Gesù».

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