Una manifestazione da record ma pur sempre... alla svizzera

È un Eurovision Song Contest da record quello che stasera alla St. Jakobshalle di Basilea vivrà il suo secondo atto, quello che dopo un’altra leggera «scrematura» effettuata dalle varie Giurie nazionali e dal Televoto (sei eliminati su sedici partecipanti) completerà il lotto dei partecipanti alla finalissima di sabato. Record testimoniati dai numeri sciorinati dagli organizzatori in ogni ambito. Riferendosi strettamente alla competizione citano ad esempio i 20 differenti idiomi presenti nelle canzoni in gara (il maggior numero dal 1999), il primato stabilito dalla polacca Justyna Steczkowska tornata al festival 30 anni dopo la precedente partecipazione (il più lungo intervallo nella storia della kermesse), i ben dieci autori che hanno firmato la canzone Survivor dell’armeno Parg, le 18 volte in cui è citata l’Italia nel testo della canzone di S. Marino, il fatto che sette nazioni non siano rappresentate da un loro cittadino (norvegese l’interprete scelta dall’Irlanda, finlandesi i portacolori della Svezia, austriaci di origini ungheresi e romene i rappresentanti tedeschi, slovacco il cantante ceco, congolese quello dei Paesi Bassi, bosniaco quello croato e italiano quello sanmarinese) e così via.
Parlando di dati più ampi si citano invece gli 83 differenti passaporti dei fan che hanno acquistato in prevendita i biglietti per ciascuno degli eventi di questa settimana, eventi che oltre a far registrare una lunga serie di sold out alla St. Jakobshalle per gli show veri e propri e per le prove generali, hanno calamitato grandi folle ogni giorno per gli spettacoli allestiti in Barfüsserplatz e nel gigantesco villaggio allestito nei padiglioni della Fiera dove in questi giorni si esibiscono vari artisti con un passato «eurofestivaliero» : ieri sera c’erano, ad esempio, i locarnesi Sinplus e la sera prima il vincitore/trice dell’edizione 2014 Conchita Wurst. Proprio Conchita in questi giorni è stato protagonista di un simpatico episodio che testimonia come in città la rassegna sia vissuta con entusiasmo e partecipazione, ma pur sempre… alla Svizzera: smessi i panni della drag barbuta a favore di quelli normali di Thomas Neuwirth (pantaloni, giacca da motociclista e berretto da baseball ) il cantante austriaco ha girato per la città senza essere riconosciuto da alcuno. Neppure quando, un po’ sorpreso dell’anonimato in cui si è ritrovato, si è avvicinato ad una postazione da karaoke e ha eseguito la sua Rise Like a Phoenix tra la sostanziale indifferenza generale. Della quale si è poi lamentato sui suoi social media ricevendo anche qui una risposta tipicamente elvetica. «In Svizzera è normale, ciò che ti è accaduto: noi siamo discreti e non molestiamo le celebrità», gli ha spiegato un utente in tono rassicurante. Un altro ha confermato: «Benvenuto in Svizzera: nessuno qui osa disturbarti e chiedere una foto perché la gente preferisce lasciarti in pace».
Tornando alla semifinale di stasera, saranno sedici gli artisti in gara a contendersi i dieci posti ancora disponibili per l’epilogo del concorso esibendosi nel seguente ordine: Australia (Go-Jo con Milkshake Man), Montenegro (Nina Žižić con Dobrodošli), Irlanda (Emmy con Laika Party), Lettonia (Tautumeitas con Burman Laimi), Armenia (Parg con Survivor), Austria (JJ con Wasted Love), Grecia (Klavdia con Asteromáta), Lituania (Katarsis con Tavo Akys), Malta (Miriana Conte con Serving), Georgia (Mariam Shengelia con Freedom), Danimarca (Sissal con Hallucination), Repubblica Ceca (Adonxs con Kiss Kiss Goodbye), Lussemburgo (Laura Thorn con La Poupée Monte Le Son), Israele (Yuval Raphael con New Day Will Rise), Serbia (Princ con Mila) e Finlandia (Erika Vikman con Ich komme). A loro si aggiungeranno gli altri tre cantanti già qualificati per la finale (Remember Monday con What The Hell Just Happened? in rappresentanza del Regno Unito, la francese Louane con Maman e il duo Abor & Tynna con Baller a difesa dei colori della Germania). Occhi puntati oltre che su Israele per le possibili proteste legate alla sua presenza (per altro qui a Basilea attenuatesi nelle ultime ore) e sull’austriaco JJ (vero nome Johannes Pietsch) che i bookmakers indicano, assieme al trio KAJ, come il più serio pretendente al successo finale. Inizio del programma, presentato anche stasera da Hazel Brugger e Sandra Studer, alle 21.00. Diretta televisiva su RSI LA 1 e su Rai 2.