Storie di cinema

«Nel mio mestiere non si smette mai di imparare, anche dall’ultimo dei collaboratori»

Conversazione con la bellinzonese Giada Venturini, truccatrice e hairstylist, da anni attiva in Inghilterra nelle produzioni televisive e cinematografiche
Giada Venturini, 45 anni, lavora da anni per la TV e il cinema britannici. ©Chiara Zocchetti
Prisca Dindo
07.08.2025 06:00

I l mio sogno più grande? Vedere un mio lavoro sullo schermo di Piazza Grande». Nata a Bellinzona nel 1980, Giada Venturini ha trascorso più della metà della sua vita a Londra, dove lavora tuttora come truccatrice e acconciatrice professionista sui set di film e serie tv inglesi e americane. Nel suo cuore, però, Locarno rimane sempre un punto di riferimento. Come per molti ticinesi, anche per lei è difficile resistere al richiamo delle radici. «Sono molto legata al mio Paese, anche se a Londra vivono mio marito, che è australiano, e nostro figlio di 7 anni. Il mio legame con Locarno è particolare: al di là delle radici, è grazie al festival che ho scoperto il mondo della cinematografia indipendente» racconta in un italiano costellato di parole inglesi.

Il suo amore per il trucco nasce in giovane età, quando vede per caso un documentario sugli effetti speciali di Hellraiser, un film dell’orrore di fine anni ’80 in cui alcuni personaggi sono caratterizzati da una pelle pallida, occhi neri e teste ricoperte di chiodi. «Allora non esistevano gli effetti digitali - ricorda - e guardando il documentario scoprii che per rendere i chiodi più realistici possibile, avevano utilizzato una combinazione di tecniche pratiche e di trucchi,. Ne fui ammaliata. “Ecco cosa farò da grande - pensai - la truccatrice”».

Dopo aver terminato la scuola dell’obbligo a Bellinzona, Giada si reca per la prima volta a Londra. Ha 17 anni e la capitale inglese figura sulla lista delle sue mete preferite. Inizialmente, desidera lanciarsi subito nel mondo del trucco, ma una conoscente raffredda il suo entusiasmo, consigliandole di tornare in Ticino per effettuare un apprendistato come parrucchiera. «Mi diceva che il mestiere di truccatrice doveva essere sempre accompagnato da una solida conoscenza delle acconciature se volevo trovare lavoro nel cinema o nella moda; perciò, un po’ a malincuore, seguii il suo consiglio, che anni dopo si rivelò però prezioso». Il trucco per la moda, il teatro e il cinema lo apprende a Parigi, alla Forum Make up. Terminato l’anno di scuola, un’amica le fa sapere che la sede londinese di Toni & Guy, tra i brand di parrucchieri più famosi del mondo, cerca personale. Giada è assunta dall’accademia di hairstylist nel 2004 e per due anni impara molto. Spesso si occupa in veste di assistente delle acconciature delle modelle per servizi di moda e, quando fa sapere di essere pure una truccatrice diplomata, passa al make up. Nonostante la soddisfazione professionale, decide di interrompere il rapporto di lavoro con il prestigioso salone londinese per esplorare nuovi orizzonti. «Sentivo il bisogno di espandermi, di branch out, come si dice in inglese». Giada trova così la sua strada nel cinema e nella TV. Essere in grado di occuparsi sia di acconciature sia di trucco le facilita le cose. La sua professionalità, il suo amore per il lavoro in squadra, la bravura nella cura dei dettagli fanno il resto. Da anni ormai, si occupa di produzioni televisive come Slow Horses, serie televisiva con Gary Oldman, Jack Lowden e Kristin Scott Thomas. E tra una serie e l’altra, realizza anche il suo sogno nel cassetto: lavorare nei film indipendenti. «Lo scorso anno sono stata hair and make up supervisor di The Bird, il film di Andrea Arnold candidato al premio della regia a Cannes». Per Giada, essere una buona truccatrice o hairstylist significa non smettere mai di imparare, «anche dall’ultimo dei tuoi collaboratori».