«Non ci crediamo ancora»

Una notte piena di emozioni per il duo Blanco-Mahmood, vincitori della 72.esima edizione del Festival di Sanremo. I due artisti sono arrivati al primo posto con la loro canzone Brividi, davanti a Elisa e a Gianni Morandi, trionfando nei voti e riscuotendo molti apprezzamenti. La serata finale non ha deluso nemmeno in termini di ascolti: 13 milioni e 380 mila spettatori sono rimasti incollati davanti agli schermi per seguire e supportare i propri beniamini.
Dopo la concitazione per i festeggiamenti della vittoria, Blanco e Mahmood si sono concessi alle domande della sala stampa, accolti da un applauso. L’autore di Rapide ha dichiarato ai microfoni: «Non abbiamo ancora realizzato di aver vinto, abbiamo preso tutto come un gioco sin dall’inizio, per questo sul palco ci siamo guardati perplessi, con uno sguardo inespressivo». E sulla partecipazione all’Eurovision Song Contetst (ospitato quest’anno proprio dall’Italia, a seguito della vittoria dei Maneskin) che tocca di rito ai vincitori del Festival, ha spiegato: «Siamo felici di poter rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest, il nostro desiderio più grande è di portare la nostra musica all’estero, per questo non vogliamo fare una versione in inglese del nostro brano, vogliamo farla apprezzare in italiano».
Un primo bilancio
Come è stato questo Sanremo? Come era il cast? Sono tra le domande che vengono rivolte ai due artisti. «Quest’anno c’era un cast incredibile» ha risposto Mahmood, «essere arrivati con Elisa e Morandi è un onore». Ha concordato Blanco: «Sono davvero due intoccabili».
Per quanto riguarda Brividi, la canzone trionfatrice, è una composizione autobiografica, hanno spiegato, nella quale ognuno dei due ha dato il proprio contributo. Mahmood la l’ha raccontata così: «Il grande potere di scrivere una canzone è di poter essere sincero che è poi quello che arriva. La paura di sentirsi sbagliati ce l’hanno quasi tutti, in Brividi abbiamo parlato esattamente di questo, di quel feeling che ci accomuna», una canzone con un testo che vuole abbracciare tutti.
E riguardo alla collaborazione artistica con Mahmood, Blanco ha spiegato: «E’ il bello della musica, è tutto nato in modo molto spontaneo, Alessandro (Mahmood, n.d.r.) si è messo al piano e abbiamo cominciato a lavorare insieme. La nostra amicizia? No, adesso che abbiamo vinto non ci vedremo più» ha scherzato il ragazzo.
Per Mahmood questa è già la seconda vittoria sanremese, dopo aver trionfato nel 2019 con Soldi. In merito alle differenze tra le due vittorie, a distanza di tre anni, il cantante ha risposto così: «Rispetto al 2019 sono cresciuto, quest’anno è completamente diverso, venire al Festival con Ricky (Blanco, n.d.r.) mi ha costretto ad entrare nel mondo di un altro artista, non porti la tua storia. Questo mi ha insegnato tanto, anche a condividere. C’è stata una grande intesa, ecco lo sguardo senza espressioni facciali sul palco quando ci hanno annunciato la vittoria, ci è sembrato tutto abbastanza assurdo e molto hardcore».

L’abbraccio ai genitori e quello dei fan
Durante la conferenza stampa, è stato chiesto a Blanco il motivo del suo tenero gesto post-vittoria. Il ragazzo è infatti sceso nella platea ad abbracciare i propri genitori. Il cantante, che da ragazzino voleva fare il calciatore, ha risposto: «Da bambino li facevo dannare, vederli piangere di emozione è stata per me una soddisfazione incredibile». E sulla passione per il pallone ha spiegato: «Ha vinto la passione per la musica, però sono sempre molto tifoso della Roma».
I due hanno anche dovuto far fronte al grande dispiegamento di fan che li hanno aspettati per ore in strada sotto al loro albergo. Mahmood ha dichiarato la propria felicità nel sentire di nuovo «la voglia della gente di stare insieme, di voler mostrare il loro affetto a entrambi». Gli ha fatto eco Blanco che, per via del rumore sotto le loro finestre, non è riuscito a chiudere occhio tutta la notte «volevo dormire e invece non ce l’ho fatta».