"Paterson", la poesia sul grande schermo

Il film racconta una settimana nella vita tutto sommato tranquilla di Paterson, guidatore di autobus (interpretato da un ineffabile Adam Driver, nomen homen, il Kylo Ren di Star Wars episodio VII) della città omonima del New Jersey, nota per aver dato il titolo a una celebre raccolta di versi del poeta americano William Carlos Williams e per aver dato i natali ad Allen Ginsberg. Film contemplativo, praticamente senza trama se si escludono i piccoli incidenti della vita quotidiana che fanno sì che ogni giorno sia leggermente diverso dagli altri senza però discostarsene mai troppo, Paterson rappresenta una vera boccata di fresca aria minimalista in puro stile Jarmusch nell'ambito del cinema di oggi, in netto contrasto con le troppe opere che cercano nell'azione (e spesso nell'esagerazione) il modo di rendersi interessanti. Il protagonista del film, oltre a guidare gli autobus cittadini (tutti i giorni lo stesso percorso), ascolta le conversazioni dei passeggeri, compie ogni sera una breve passeggiata con il suo bulldog Marvin (personaggio tutt'altro che secondario) tra la casetta dove vive insieme all'amata Laura (altro nome dagli accenti poetici) che sogna di diventare una cantante country e confeziona squisiti dolcetti, e il bar dove incontra gli amici.