Pennuti molto arrabbiati

Ad uno spettatore distratto Angry Birds può sembrare il classico film d'animazione per bambini piccoli, con colori vivaci, buffi animali dalle forme arrotondate e uccellini in guerra contro maiali verdi. In versione 2D e 3D. Un tentativo commerciale di veicolare su un altro medium (il cinema) un videogame di successo (Angry Birds della finlandese Rovio Entertainment) che ha coinvolto milioni di giocatori. E naturalmente, in coincidenza dell'uscita del film, con massiccio lancio di merchandising.È quest Angry Birds – Il film, ma con qualche valore aggiunto. Basti dire che alla sceneggiatura c'è Jon Vitti (uno degli autori della serie tv I Simpson). Invece Clay Kaytis e Fergal Reilly sono al debutto come registi ma il primo è stato capo animazione della Disney Animation Studios, il secondo artist storyboard per uno Spider-Man, Piovono polpette e altri titoli famosi. La scommessa (vinta) era di dare una buona struttura narrativa e uno spessore psicologico ai personaggi del gioco.Angry Birds, che arriva nelle sale a poche settimane da un altro film tratto da un videogame, Warcraft, ha debuttato in testa al box-office USA; ha già incassato nel mondo oltre un miliardo di dollari (è costato circa 80 milioni) e ottenuto buone critiche.Mettiamola così: anche le favole di Esopo sono storielle per bambini, ma con una marcia in più. Parlano con semplicità del mondo animale per suggerire riflessioni sulla società umana. Quanto ai maiali, come l'orwellian Fattoria degli animali insegna, di loro è meglio non fidarsi.Uccelli di ogni forma e colore, che però non sanno volare, vivono su un'isola paradisiaca. La loro società è ben organizzata e tranquilla. Il meno integrato è Red, misantropo e incline all'ira, che si è costruito una casetta lontano dagli altri. Dopo l'ennesimo caso di insofferenza, il giudice locale (con sembianze di gufo), lo condanna a seguire un corso di gestione della rabbia, per disintossicarsi insieme ad altri pennuti afflitti dal medesimo problema. Nel frattempo attracca all'isola una nave con a bordo maialini verdi che sembrano tanto amichevoli, portano piccoli regali e organizzano uno show al quale invitano tutti gli uccelli. Solo Red non si fida. In realtà i maiali hanno un piano: rubare le uova e tornare alla loro isola per mangiarsele. Sarà Red a organizzare la riscossa e partire con altri pennuti su una zattera per riprendersi le uova. Coinvolgendo anche Grande Aquila, un condottiere leggendario (è l'unico capace di volare) ormai ritiratosi ed eroe reticente a rimettersi in gioco. La prima parte del film si concentra sulla vita nella società degli uccelli, con gustose annotazioni sul buonismo, l'eccesso di politicamente corretto (la rabbia, se ben incanalata, è invece utile per tenere alto il livello di indignazione e sana diffidenza) e le lusinghe dei disonesti; la seconda, più action, propone la battaglia con le regole del videogioco. Ogni uccellino è ben disegnato e diverso dagli altri, ognuno con caratteristiche fisiche che corrispondono a tratti del carattere. Accurato anche l'abbinamento personaggio/voce. Nella versione originale, tra i doppiatori ci sono Sean Penn e Peter Dinklage (il nano Tyrion Lannister de Il Trono di Spade). In italiano, Red è interpretato dal comico Maccio Capatonda.C'è anche l'imprevista scena finale durante i titoli di coda, ormai diventata un marchio nei film di supereroi. Musiche del cantautore brasiliano Heitor Pereira, con esperienza in film d'animazione (la seri Cattivissimo me, Shrek 2), e canzoni famose come I will survive.Visto il materiale narrativo a disposizione (e la necessità di non allontanarsi troppo dai riferimenti al videogioco) Angry Birds raggiunge bene l'equilibrio tra intrattenere i bambini e allo stesso tempo non annoiare gli adulti, con solo qualche ripetitività e calo di ritmo qua e là.