Scatena il mostro alieno che c'è in te

Con "Venom" la Marvel ha un nuovo (anti)eroe cinematografico
Red. Online
08.10.2018 06:00

È fra gli antieroi di maggior successo nei fumetti Marvel. Nata come antagonista dell'Uomo Ragno una trentina d'anni fa, questa simbiotica creatura aliena, dall'aspetto minaccioso e torreggiante che instaura col suo ospite un rapporto schizofrenico, ha conquistato a furor di popolo una vita tutta sua. Dopo una comparsata al cinema in Spider-Man 3 oltre un decennio fa, ora arriva un film tutto suo, prodotto da Sony in associazione con Marvel. È il lanciatissimo Tom Hardy (Mad Max: Fury Road, Dunkirk e la serie tv Taboo) a interpretare l'alter ego di Venom, il giornalista Eddie Brock, paladino delle persone comuni, che però ha metodi spregiudicati. Ce l'ha con il magnate Carlton Drake (Riz Ahmed) a capo della Life Foundation. Sotto l'aria di benefattore dell'umanità, Drake sta conducendo degli esperimenti su cavie umane. Esperimenti che coinvolgono gli organismi extraterrestri che la sua compagnia ha riportato sulla Terra. Venom è uno di questi. Di suo sembra una massa amorfa, un blob tentacolare e viscido. Ma quando entra in contatto con un ospite umano, gli entra dentro sciogliendosi attraverso i pori della pelle, entra in simbiosi con lui e se ne vedono di tutti i colori. Cercando di smascherare i loschi traffici di Drake, Brock perde lavoro e ragazza (la bella Michelle Williams) e soprattutto finisce per entrare in contatto con Venom. A differenza di altri, il suo corpo riesce a ospitarlo senza venire ucciso. E qui comincia una storia alla Jackyll & Hide, con questa mostruosa e irresistibile creatura, che non solo prende il sopravvento quando le gira, non solo ha una estrema predilezione per la violenza, mangia teste e stacca arti, ma assimila anche tutto quello che sa il suo ospite e comincia a nutrire una coscienza simile alla sua, dando il via a dialoghi spesso spassosi col suo vocione cavernoso che parla al povero Brock, sbatacchiato qua e là dall'irruenza del mostro che porta dentro di sé. «Noi siamo Venom» è la frase simbolo. Tutti e due poi se la devono vedere con Riot, il simbionte che ha preso possesso di Drake: lo scontro fra i due è un tripudio di effetti speciali.Tanta azione, humor nero, una creatura (tutta in computer grafica) divertente, cattivissima con inquietanti grandi occhi bianchi che la fanno sembrare un'orca assassina, un fisico ipertrofico e una lingua spessa che sembra avere una vita propria. Il regista Ruben Fleischer (Zombieland, Gangster Squad) è a suo agio con le atmosfere che giocano con l'horror e la commedia nera. Una fotografia da noir che cattura una San Francisco notturna, completa il quadro. Così è nata una nuova stella nel firmamento cinematografico Marvel.