Dai Simpson a McDonald’s: la canzone svizzera ultrapop colpisce ancora

Ci risiamo: i leggendari Yello sono di nuovo alla ribalta mondiale con il loro epico brano del 1985, Oh Yeah, ma questa volta non per uno dei classici film coming of age (passaggio dall'adolescenza all'età adulta) che spopolavano negli anni Ottanta e Novanta. No, questa volta è niente meno che il colosso americano del fast food McDonald's che ha scelto la celeberrima hit del duo zurighese per accompagnare la sua ultima campagna pubblicitaria in Italia (la stessa Svizzera, per McDonald's, ha invece puntato su Unchained Melody portata al successo dai Righteous Brothers). Il nuovo spot della casa del Big Mac non passa inosservato, è divertente, ritmato e soprattutto catchy (accattivante). Proprio come il brano composto e pubblicato nel 1985 da Boris Blank e Dieter Meier. «Non saprei dire con esattezza quale sia la chiave del nostro successo», aveva confessato Meier nell'intervista rilasciata al CdT nel 2022, in occasione dell'assegnazione del Gran premio svizzero di musica. Te lo diciamo noi, caro Dieter: Oh Yeah piace, allora come oggi – e anche durante – un po' a tutti, perché è una genialata compositiva, frutto del genio artistico-anarchico di Dieter combinato con la «nerditudine» di Blank che, pur non sapendo suonare, sapeva «smanettare» con i synth e i primi computer dell'epoca e generare dei suoni originali che suonano tali ancora oggi.
Allora
Siamo proprio nel bel mezzo degli anni Ottanta e, come detto, i film sugli adolescenti nel delicato passaggio alla vita adulta sono molto di moda. Fra questi, l'indimenticabile Ferris Bueller’s Day Off (Una pazza giornata di vacanza, 1986), che consacrò la carriera dell'allora 24.enne Matthew Broderick (che nel film passa però per un diciottenne...) e che, soprattutto, rese celebre per primo il brano degli Yello, verosimilmente grazie al suo ampio utilizzo in una delle scene clou della pellicola. Si può infatti sentire Oh Yeah per diversi minuti durante la lunga sequenza in cui Ferris Bueller e i suoi amici, Cameron Frye (Alan Ruck) e Sloane Peterson (Mia Sara), prendono «in prestito» la Ferrari del padre di Cameron (una 250 GT California Spyder del 1961, ovviamente una replica) per fare un giro della città.
Il bis arrivò l'anno dopo con The Secret of My Success (Il segreto del mio successo, 1987), ancora un film coming of age e ancora con un idolo delle teenager, ma già una star: Michael J. Fox.
Infine, per chiudere il decennio il brano degli Yello appare nel film She's Out Of Control (Giù le mani da mia figlia!, 1989), con Tony Danza, Catherine Hicks e un ancora sconosciuto Matthew Perry.
Durante
Dopo il boom degli anni Ottanta, Oh Yeah entra nell'ultimo decennio del secolo e diventa quasi uno standard (e anche un po' cliché) per pubblicità, videogame e filmati di vario genere. Fra questi, ricordiamo in particolare il suo utilizzo per accompagnare il mitico Duffman quando appare nella serie d'animazione The Simpsons e pubblicizza la fittizia birra Duff (che ora esiste davvero in alcuni Paesi). L'espressione «Oh Yeah», tra l'altro, viene anche spesso ripetuta alla fine delle sue frasi.
Oggi
L'utilizzo del brano degli Yello continua imperterrito anche nel nuovo Millennio, anche se ci sembra sia forse un po' abusato. Si pensi che lo troviamo nei film d'animazione Alvin and the Chipmunks: The Squeakquel (Alvin Superstar 2, 2009) e Captain Underpants: The First Epic Movie (Capitan Mutanda – Il film, 2017). Pellicole che hanno poco a che fare con lo spirito edonistico e un po' spaccone degli anni Ottanta. Per non parlare delle operazioni nostalgia, con le numerose serie in streaming ambientate proprio negli anni Ottanta che, gioco forza, devono adoperare brani di quell'epoca (l'ottimo Sex Education ne è un esempio). E con lo stesso Broderick, che fu protagonista di una réclame della Honda per il Superbowl nel 2012, in cui rievoca il ruolo interpretato nel film che lo rese famoso.
E infine, come detto, è arrivato anche McDonald's Italia (per la cronaca, il concorrente Domino's Pizza ci aveva provato già nel 2017). Nello spot, diretto da Edgar Wright (regista inglese di pellicole horror quali L'alba dei morti dementi, 2004, e Ultima notte a Soho, 2021), non si vedono immagini di hamburger e patatine o di ristoranti, ma si nota l'inarcarsi delle sopracciglia delle due protagoniste, verosimilmente affamate e intente quindi a correre al più vicino ristorante dagli archi dorati. Archi, appunto...
La campagna di McDonald's Italia, tornando allo spot, ha pure degli addentellati online e social. Sulle varie piattaforme, in particolare Instagram, la declinazione del concept è stata affidata all’ironia di Elio e le Storie Tese.