Streaming

E ora HBO Max vuole sfidare Netflix

La piattaforma di Warner Media vuole raggiungere 190 Paesi entro il 2026: «Il mercato americano è saturo»
Marcello Pelizzari
27.04.2022 21:00

Più degli abbonamenti persi per strada, 200 mila, a far tremare Netflix è, o sarebbe, la concorrenza. Amazon Prime, Disney+, il nuovo (si fa per dire) colosso Warner Media. Già, la grande N non è più sola nel mercato dello streaming. Soprattutto, non è più l’unica ad avere prodotti di grido. Come fu il caso, a suo tempo, con House of Cards.

Proprio Warner Media, nel maggio 2020, dunque in piena pandemia, aveva lanciato HBO Max. Un marchio sinonimo di qualità e successo, soprattutto pensando a I Soprano, The Wire, volendo Sex and the City, serie che avevano fatto le fortune del canale via cavo.

A due anni, circa, dal lancio americano, e dopo che il servizio è sbarcato in altri Paesi, il responsabile di HBO Max International Johannes Larcher ha parlato di nuovi, ambiziosi obiettivi: conquistare fette sempre più grandi di mercato, fino a diventare uno dei tre leader dello streaming globale. Urca.

«L’obiettivo – ha detto Larcher – è essere presenti in 190 nazioni nel 2026». L’occasione per parlare di HBO è stato il Mip TV di Cannes, il tradizionale mercato dell’audiovisivo.

In crescita

Secondo i dati forniti da AT&T, la società madre di Warner Media, HBO e HBO Max al 31 marzo 2022 contavano 76,8 milioni di abbonati in 61 Paesi, per un aumento di 12,8 milioni rispetto alla fotografia scattata un anno fa.

Netflix, comunque ancora leader, ha chiuso il primo trimestre del 2022 a quota 221,64 milioni di sottoscrizioni. Se paragoniamo il dato con la fine del 2021, il saldo come detto è negativo (-200 mila). E negative sono anche le stime per il futuro.

Una curva, quella di Netflix, che HBO Max ha seguito e segue con attenzione. E che avrebbe dato la spinta per sbandierare un obiettivo tanto ambizioso.

Lontano dall'America

Warner Media, infatti, ha stimato che Netflix continuerà a crescere all’estero. Lontano, cioè, dagli Stati Uniti dove il mercato è saturo. Nel 2026, a detta di Larcher, 266 dei 347 milioni di abbonati del colosso saranno extra USA, per una crescita dell’81% sull’arco di cinque anni.

Ecco perché HBO Max deve accelerare. Perché nei prossimi mesi il mercato statunitense dovrebbe perdere peso: attualmente, con 48,6 milioni di sottoscrizioni rappresenta il 63% del totale. Un domani, quella percentuale scenderà. E bisognerà compensare.

Dopo il lancio in Sudamerica, nel giugno 2021, e in sei Paesi europei lo scorso autunno, fra cui la Spagna, HBO Max a marzo ha avviato una terza fase di espansione: Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Romania. Entro la fine del 2022 arriveranno anche Grecia e Turchia. Per altri Paesi, fra cui l’Italia e la Svizzera, bisognerà aspettare un po’ di più. Fino al 2025, per gli italiani, complice un accordo per la distribuzione dei contenuti fra la stessa HBO e Sky siglato nel 2019.  

C'è la pubblicità

Da qui al 2026, l’anno X per HBO Max, Netflix spenderà altri 9 miliardi di dollari in contenuti. Il rivale, per adesso, pone l’accento sul vastissimo catalogo di Warner, che comprende i film di Harry Potter, l’universo DC Comics, oltre alle serie originali HBO. Di che competere con gli altri, insomma.

I nuovi abbonamenti, idealmente, dovrebbero spingere HBO Max a finanziare e creare ancora più contenuti. A essere, se vogliamo, glocal, con prodotti diversificati per i singoli mercati.

Larcher, al riguardo, a Cannes ha parlato di un aumento degli ordini internazionali: dalle dieci produzioni del 2019 a quaranta progetti per il 2023. Rimanendo all’Europa, verranno prodotte otto serie in cinque lingue differenti.

In ballo, dopo che il 10 aprile Warner Media ha perfezionato la fusione con Discovery per 43 miliardi di dollari, ci sarebbe anche lo sport. L’acquisizione dei diritti, leggiamo, avverrà caso per caso.

HBO Max, a differenza di Netflix, applica una politica (quasi) su misura in termini di abbonamenti. Soprattutto, negli Stati Uniti prevede sconti qualora l’utente accettasse la pubblicità (9,99 dollari al mese invece di 14,99). In America Latina, per contro, l’offerta è disponibile solo su dispositivi mobili mentre nei Paesi Bassi l’offerta base scatta da 5,99 euro al mese.

La scommessa è lanciata. Anzi, meglio: la caccia al colosso dei colossi è aperta.

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