Tra i parroci antimiltaristi e la Conferenza di Locarno

Confederazione
(Resp.) – Un’associazione di parroci antimilitaristi si è fondata nella Svizzera tedesca. L’associazione, che ha alla testa il parroco Holl di Sciaffusa, conta già oltre 70 aderenti.
La conferenza a Locarno
L’annuncio officiale
Berna, 29 (ag) – Ci viene comunicato ufficialmente da Parigi che la conferenza internazionale dei ministri degli esteri alleati e tedesco per la conclusione del patto di mutua garanzia sarà aperta il 5 ottobre prossimo a Locarno.
Chamberlain si prepara a partire per Locarno
Locarno, 29 ag (Havas) – Il «Daily News» annunzia che Chamberlain si prepara a partire per Locarno. Il capo del «Foreign Office» sarà accompagnato da sir Cecil Hurst, che rappresentò la Gran Brettagna alla conferenza dei giuristi di Londra. Si crede, aggiunge, il giornale, che la conferenza di Locarno durerà da 8 a 10 giorni.
Locarno, 29 (ag) – Per cura del Municipio di Locarno nel gran salone dell’ex residenza governativa sarà installato un foyer per i giornalisti. Le sedute della conferenza si svolgeranno nella sala magna del Palazzo di Giustizia. Il servizio di polizia per la conferenza è stato assunto dalle autorità cantonali ticinesi.
Briand partirà per Locarno venerdì o sabato
Parigi, 20 ag (Havas) – Terminata la seduta odierna del Consiglio dei ministri, Briand, ministro degli affari esteri, ha dichiarato ai giornalisti che contava di partire venerdì o sabato per Locarno. Non ha ancora deciso se raggiungerà la cittadina ticinese per ferrovia o in automobile.
«La Stampa» sospenderà le pubblicazioni
Roma, 30 (ag) – Al giornale «La Stampa» di Torino, per ordine del prefetto, è stata notificata una seconda diffida. A stregua dei provvedimenti adottati dal governo nei confronti dei giornali una seconda diffida equivale alla sospensione. Non si sa per quale periodo di tempo il giornale non potrà riprendere le sue pubblicazioni. Il provvedimento è stato determinato da una corrispondenza pubblicata lunedì dalla «Stampa» e dovuta alla penna del redattore Ambrosini e nella quale erano contenute espressioni poco riguardose per l’esercito italiano. La corrispondenza parlava di episodi di vandalismo avvenuti durante le manovre militari nel Canavese. È poi risultato che la narrazione era infondata. L’Ambrosini stesso ha riconosciuto di essersi trattato di un equivoco dovuto ad un difetto di trasmissione telefonica.
L’incidente ha dato luogo a calorose polemiche nella stampa fascista. A Torino sono avvenute delle manifestazioni ostili alla «Stampa». Il fascio di Torino ha convocato per venerdì sera i suoi aderenti per una grande manifestazione in favore dell’esercito.
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