Tutta la grinta degli AC/DC a Zurigo

Un loro famoso album dal vivo annunciava «Se volevate sangue, l'avete avuto». Ed ancora oggi è quello che offrono gli australiani AC/DC: tanto sudore ma soprattutto rock'n'roll sanguigno dal sapore blues ed tanta energia da poter alimentare una fabbrica di acciaio. Ed i 50.000 che venerdì sera hanno affollato uno stadio del Letzigrund esaurito da mesi per un concerto replicato domenica, hanno potuto sperimentarlo sulla propria pelle. La band capitanata dai fratelli Young, Angus e Malcolm (rispettivamente chitarra solista e ritmica), ha superato gli oltre 40 anni di carriera e a 6 anni di distanza dalla loro ultima visita, è tornata in tour a supporto di Rock or Bust ultimo album e brano che ha aperto lo show. Grande assente è proprio lui, Malcolm, fondatore, songwriter principale e motore ritmico del gruppo che, colpito da demenza, ha dovuto da qualche tempo abbandonare l'attività. Mentre sui megaschermi dell'enorme palco a forma di cupola, che ricorda vagamente il cappellino di Angus, corna luciferine incluse, campeggia una intro-clip, l'atmosfera tra il pubblico si surriscalda ed un boato assordante accoglie la band. I nostri non mancano di proporre tutti i loro più grandi classici, dai pezzi più bluesy dell'era Bon Scott, ai cavalli di battaglia da Back in Black in avanti. La band è in gran forma. Là davanti il simpatico Brian Johnson intrattiene la folla con esperienza e Angus Young come di consueto si dimena come un derviscio per più di due ore e regalando storici riff con la sua immancabile Gibson. Dietro Stevie Young (nipote di Angus e Malcolm, in sostituzione di quest'ultimo), Cliff Williams al basso e Chris Slade alla batteria, fanno il lavoro «sporco» e creano un tappeto di grande efficacia. Non mancano i consueti numeri da stadio, come l'enorme gonfiabile su Whole lotta Rosie, l'immancabile campana infernale su Hell's Bells, il lungo assolo di Angus su Let There Be Rock o le salve di cannone su For those about to Rock in chiusura di un lungo concerto, carico di energia e rock'n'roll.