Tutti con il naso all'insù per osservare Marte nel suo splendore

Dopo la Luna, Marte...
I fenomeni astronomici importanti dell’annata, anzi, più precisamente, del mese, non sono terminati con l’eclisse lunare di giovedì sera. Il giorno 23 corrente il pianeta Marte si presterà alle più interessanti osservazioni ad una distanza minima dal globo terrestre: a… 56 milioni di chilometri appena.
Il pianeta è facilmente riconoscibile al suo disco fortemente colorato in rosso, fra stelle piccole nella costellazione dell’Acquario. Oggi si sa che il color rosso sanguigno di Marte è proprio della sua superficie, la quale però riluce ed è resa a noi visibile, ricordiamolo, unicamente dalla luce solare riflessa dalla sua superficie; fu questo suo colore che indusse i Greci e gli Ebrei a paragonarlo a un carbone ardente.
Marte è il primo pianeta che si incontra quando, lasciando idealmente il nostro globo, si procede allontanandosi dal Sole: esso è assai più piccolo della Terra (la sua superficie è eguale a tre decimi di quella del nostro pianeta) e ruota come questa intorno al proprio asse in 24 ore e 37 minuti e percorre attorno al Sole un’orbita, assai diversa da un cerchio, in poco meno di 687 giorni, ad una distanza che varia assai fra i punti di minima e massima distanza (perielio ed afelio), ma che, come media, è di 226 milioni e mezzo di chilometri.
Dalla Terra, poi, Marte può giungere a distare fino a 400 milioni di chilometri, quando passa per la sua congiunzione col Sole ed il pianeta nella medesima plaga celeste. In circostanze opposte, cioè nella sua opposizione, come adesso, il pianeta è visto nella regione del cielo diametralmente opposta a quella nella quale sta il Sole ed allora sta molto più vicino alla Terra. Ciò avverrà il 23 corrente agosto, e l’opposizione di quel giorno sarà fra le più favorevoli all’osservazione del pianeta, il quale verrà a trovarsi distante da noi soli 56 milioni di chilometri. Una cosa da nulla!
Fu ed è prematuro e quasi assurdo, nello stato odierno delle cognizioni umane, il riguardare Marte come sede e dimora di intelligenza e di una coltura e civiltà di gran lunga superiori alle nostre. Nè meno arrischiato è l’affermare che Marte alberghi vita simile a quella terrena, sia pure solo vegetativa e di infimo ordine.
L’esistenza su Marte e gli altri pianeti di vita, sia bruta che intelligente analoga alla terrestre, la loro abitabilità, non possono oggi essere che argomento di vane fantasticherie e futili congetture, le quali non hanno assolutamente nulla a che vedere colla vera scienza, la quale si basa e ragiona sui fatti e non su fantasiose immaginazioni.
Confederazione
La legge sulla caccia
Rigi-Altbad, 21 ag – La commissione del Consiglio degli Stati incaricata dell’esame del progetto di legge sulla caccia e la protezione degli uccelli si è riunita il 19 e 20 agosto a Rigi-Altbad sotto la presidenza dell’on. Savoy (Friborgo). Essa ha terminato l’esame del progetto, il quale potrà essere discusso nel corso della prossima sessione delle Camere federali.
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