Una vecchietta da (s)congelare

Ben sceneggiato, interpretato con i toni giusti da un Fabio De Luigi in gran forma, Metti la nonna in freezer è una black comedy che punta in primo luogo sul contrasto stridente tra il contesto dove si svolge la vicenda (un'Italia centrale generica), caratterizzato da una corruzione endemica e dalla tolleranza verso qualsiasi forma di piccola criminalità, e la personalità del protagonista: mosca bianca che vive in completa solitudine e ha sviluppato una irrefrenabile timidezza nei confronti dell'universo femminile. E proprio i personaggi femminili sono il motore del film: non solo nonna e nipote ma anche Rossana e Margie (Lucia Ocone e Marina Rocco), le impiegate di Claudia che, soprattutto nella seconda parte, si rivelano pronte a tutto pur di portare a compimento la delicatissima operazione che dovrebbe salvare capra e cavoli.
Se la regia (firmata da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, già autori nel 2014 del film a episodi Amore oggi) non brilla per originalità, grazie al cast e alla forza di tutti i personaggi Metti la nonna in freezer si propone come una commedia godibile che prende spunto dalle storture dell'Italia del XXI secolo per sviluppare una storia divertente ma nulla più. Mancano (ancora una volta) la grinta, il sarcasmo e il coraggio di andare fino in fondo che caratterizzavano i maestri della mitica commedia all'italiana degli anni Sessanta. L'Italia di allora non è certo quella di oggi ma i suoi mali non sono poi così irriconoscibili. Il suo cinema però, purtroppo, in gran parte lo è.