La recensione

Gears of War: Reloaded, la guerra contro le Locuste ora è in 4K e su PS5

Dopo Forza Horizon, un’altra storica esclusiva Xbox che arriva sulla console di Sony
Red. Online
20.09.2025 12:30

Fa un certo effetto giocare a Gears of War con un DualSense, il joypad della PS5 di Sony. Per quasi venti anni, è stato uno dei franchise che hanno definito la line up delle console Xbox di Microsoft, al fianco di Halo e Forza. È un po’ come vedere, azzardando un paragone calcistico, Maldini giocare nell’Inter o Totti indossare la maglia della Lazio. D’altra parte, non è più una novità: Forza Horizon 5 ha fatto sfaceli su PlayStation, diventando uno dei titoli più attesi e venduti di inizio 2025, e nello stesso weekend in cui Gears of War è sbarcato su PS5, la ex-esclusiva Sony Helldivers 2 vendeva un milione di copie su Xbox.

Uscito originariamente nel 2006, il primo capitolo del franchise Gears of War racconta di come il lontano mondo di Sera sia dilaniato da una guerra continua e senza tregua tra gli umani colonizzatori e le Locuste indigene. Dopo aver edificato città e basi un po’ ovunque sul pianeta, gli umani hanno scoperto che Sera non era esattamente disabitato. Dal sottosuolo sono spuntate orde di mostruosità piene di odio e artigli, che hanno quasi massacrato la popolazione terrestre.

Una quindicina d’anni dopo, troviamo il protagonista di Gears, la montagna di muscoli ambulante Marcus Fenix, che con la sua squadra è in missione per trovare una soluzione definitiva al problema delle invasioni di Locuste. Se vi immaginate una versione sci-fi e splatter di Band of Brothers, in cui Marcus adora finire i mostracci con la motosega incorporata nel suo fucile d’assalto, non siete troppo lontani dalle 10-12 ore della campagna single player di questo primo capitolo.

Essenzialmente, Gears of War ha scritto le regole del genere degli sparatutto in terza persona. Dovrete attraversare una serie di location piene di Locuste, che hanno peraltro la pessima abitudine di sorprendevi passando dal sottosuolo. Si spara tantissimo, si lanciano granate con precisione millimetrica nelle tane degli alieni per chiuderle definitivamente, ci si deve sempre mettere in copertura dietro a ostacoli per proteggersi dal fuoco nemico, e si gioca di squadra con gli altri membri del team. Anzi, secondo chi vi scrive, il modo migliore per affrontare il gioco è in Co-op, in cooperazione con uno o due amici in carne e ossa – anche in cross play tra PC, Xbox e ora PS5.

Gears of War: Reloaded è il remake di un remaster, uscito già a metà degli anni 2010, e include tutti gli extra che Microsoft ha pubblicato nel frattempo, incompresi i livelli un tempo presenti solo nella versione PC. Quindi, il modo migliore per rivivere l’esperienza originale nella sua forma più completa, oppure di scoprire un franchise di enorme e giustificatissimo successo, che ha venduto oltre venti milioni di copie. D’altra parte, come è già evidente dai trailer, il lavoro di restyling grafico seppur ottimo lascia intravedere i venti anni passati dall’uscita originale. Gears of War: Reloaded oggi splende nel 4K e con una fluidità senza precedenti, ma non è un gioco «fotorealistico» come alcuni suoi competitor appena usciti. Rimane sicuramente un capitolo della storia dei videogame che non dovrebbe mancare nella collezione degli appassionati di sparatutto. Ora non rimane che scoprire quando Halo arriverà su PlayStation!

Gears of War: Reloaded è disponibile su Xbox, PC (in questi due casi, anche nel Gamepass, l’abbonamento «all you can play» di Microsoft) e ora finalmente anche su PS5. Il gioco è totalmente tradotto in italiano e ha un PEGI età consigliata 18+.

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