La recensione

Le verità e le bugie di Lies of P

Molto, molto più impegnativo di una semplice favola
Paolo Paglianti
23.09.2023 17:00

Un gioco coreano ambientato in una città steampunk vittoriana e ispirato a una fiaba italiana e a un videogame fantasy giapponese. Quando abbiamo visto per la prima volta Lies of P, abbiamo pensato che il rischio «minestrone» fosse altissimo. Ora che l'abbiamo giocato, possiamo tranquillizzarvi - la miscela è riuscita piuttosto bene anche se rimane assai bizzarra.

Il nostro alter ego è proprio Pinocchio, il burattino creato da Geppetto e che nel gioco assomiglia tremendamente a Timothée Chalamet. Iniziamo il nostro viaggio su un treno appena entrato nella stazione di Krat, una città oscura e dannata da qualche parte nell'Europa Vittoriana. Appena scesi, scopriamo che qualcosa è andato storto: gli esseri umani sono spariti o morti male, mentre i burattini si sono ribellati ai loro «padroni» umani e vagano per le strade della città massacrando chiunque a vista.

La nostra avventura sarà scandita tra esplorazione delle anguste e decadenti vie di Krat e la valanga di combattimenti con i diversi modelli di burattini: c'è il capostazione che cerca di affettarci con un cartello ferroviario, la guardia ha una predilezione per uno spadone dalle dimensioni più che generoso, il poliziotto con il manganello. I combattimenti sono foriosi, continui e sempre impegnativi: non per niente, Lies of P è un gioco che si ispira al genere dei «Souls», e lo fa pure molto bene.

Cosa sono i Souls-like

Nel 2009, quando i videogiochi cercavano in tutti i modi di «aiutare» il giocatore, il team giapponese di From Software decise di andare controcorrente e contro le regole. Il suo Demon's Soul era un gioco cattivo, oscuro, spietato. I suoi mostri attaccavano in modo incessante, e nessuno ti spiegava niente. Solo giocando, lasciandoci le penne e riprovando per dozzine di volte, si capiva che per battere i nemici era necessario alternare parate e attacchi, schivate e affondi. E se superavi dieci nemici e poi l'undicesimo ti accoppava, dovevi rifarti tutto da capo. Eppure, Demon's Soul conobbe un successo planetario, creando un genere copiato da molti competitor - appunto, quello dei «Souls-like», ovvero «i giochi alla Demon's Souls». Per esempio, il mega successo del 2022, Elden Ring, sempre di From Softeare, è un Souls. 

Lies of P si ispira direttamente all’originale Demon's Souls: chiunque abbia giocato ai titoli di From Software si sentirà a casa. I nemici vanno abbattuti con colpi inferti al momento giusto, ricordandosi sempre di parare le bastonate avversarie. Addirittura, le parate perfette, quelle che effettuate proprio prima che il colpo nemico arrivi a segno, romperanno le lame degli avversari. La schivata fatta al momento giusto vi porterà dietro al nemico e potrete colpirlo due o tre volte. Certo, i duelli di Lies of P non sono perfetti come quelli di Bloodborne - lì sì che era possibile parare alla perfezione e al momento giusto ogni assalto nemico – ma sono comunque una vera soddisfazione.

I nemici «normali» di Lies of P li sconfiggerete abbastanza semplicemente; poi ci sono i mini-boss, che invece sono già più impegnativi e richiedono uno studio delle loro tattiche, per capire l'approccio migliore. E infine ci sono i malefici boss, che pestano davvero duro e che hanno attacchi speciali. Non c'è da vergognarsi  se i boss vi faranno fuori dieci o venti volte. C'è però bisogno di molta pazienza. 

Mente nei Souls di From Software, la storia è appena accennata e spesso più oscura dei suoi dungeon, Lies of P ha invece una trama molto più comprensibile, nata dalla re-imaginazione della favola di Collodi. Geppetto è un genio della sua epoca che ha costruito migliaia di burattini che aiutano gli umani grazie alla miracolosa sostanza dell’Ergo. Tuttavia, i burattini d'un tratto impazziscono (tipo Westworld) e iniziano a massacrare le persone. Toccherà all'unico burattino rimasto sano di mente riportare ordine e pace, a suon di mazzate. 

Lungo la strada, incontrerete dei personaggi che ricordano i protagonisti della fiaba, come la Fata Turchina, che vi aiuterà facendovi progredire di livello, oppure lo stesso Geppetto, qua rappresentato come un geniale inventore che vi assegnerà le missioni da completare. E sì, ci sono anche il Gatto e la Volpe.

Sebbene sia dichiaratamente un gioco ispirato ai Souls, Lies of P ha abbastanza idee originali da renderlo più che interessante anche per i veterani dei giochi From Software. Krat è una città meravigliosamente dark, deliziosamente steampunk, e girovagare per le sue vie e per i suoi tetti regalerà panorami imperdibili. Anche se non ci troviamo in un mondo tutto da esplorare, visto che la strada maestra sarà abbastanza univoca e segnata, esistono comunque anfratti e stradine secondarie che premieranno chi esplora con cura i livelli del gioco.

Chi non ha mai provato un Souls, potrebbe ritrovarsi spaesato considerando il livello di impegno (specie dei boss) - il nostro consiglio è di non mollare e tentare finché non comprenderete lo stile di gioco. E non preoccupatevi se venite schiacciati, bruciati o pestati.

Lies of P è disponibile su Xbox, PC e PlayStation 5. Considerando che Lies of P viene pubblicato dal primo giorno di disponibilità all'interno di Game Pass, l'abbonamento «all you can play» di Microsoft, chi ha un PC o una Xbox non dovrebbe lasciarselo sfuggire. Il PEGI età consigliata è 16+, e il gioco è tradotto nella nostra lingua (solo sottotitoli).

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