«Al momento ci complichiamo troppo la vita»

Fa la voce grossa, il Lugano, per un ritardo di gioco da parte dello Zugo non ravvisato dagli arbitri poco prima della rete a porta vuota di Wingerli che ha messo la parola fine alla sfida della Bossard Arena. Un episodio discusso e discutibile, ma invece di protestare il Lugano - che a Zugo ha subito la terza sconfitta consecutiva ed è scivolato al 12. posto della classifica - farebbe meglio a porsi qualche domanda. Perché non riesce a giocare per sessanta minuti con la stessa intensità? Perché elementi fondamentali come Granlund, Ruotsalainen, Carr o Marco Müller non riescono a cavare un ragno dal buco? Perché dopo un avvio di campionato promettente si trova già in difficoltà? Domande, per ora, senza risposta. O meglio, le risposte deve trovarle la squadra bianconera.
Come complicarsi la vita
Certo, il Lugano ha giocato meglio rispetto alla sfida di domenica scorsa con gli ZSC Lions. Non ci voleva molto, a dire il vero. Ma meglio non è ancora abbastanza. Di fatto i bianconeri hanno spinto - e tanto! - solo nel periodo centrale. Poi, dopo un clamoroso errore di Michael Joly che ha regalato allo Zugo il nuovo vantaggio nelle fasi iniziali del terzo periodo, i bianconeri non sono riusciti a regire come avrebbero dovuto. «Nel periodo centrale - spiega Julian Walker - abbiamo tirato davvero tanto, ma non siamo stati efficaci. E Genoni è stato molto bravo. Di certo non possiamo pensare di venire a Zugo e di segnare cinque o sei reti. Tutto parte dalla difesa e purtroppo un errore individuale ci è stato fatale. Il terzo gol dello Zugo ci ha fatto male, anche perché è nato dal nulla».
Fatto è che questo Lugano è maestro nel complicarsi la vita. Dopo un primo tempo difficile i bianconeri sembravano aver preso le misure di questo Zugo - forte, ma non irresistibile - ma ancora una volta non sono stati in grado di cogliere l’attimo. «C’è tanta qualità nella nostra squadra - prosegue Walker - ma lo stiamo dimostrando solo a tratti perché è vero: al momento ci complichiamo troppo la vita».
Il derby all’orizzonte
E adesso, all’orizzonte, si profila il derby con l’Ambrì Piotta. Non c’è forse sfida migliore per ritrovare energie e emozioni positive. «Non dico mai di no ad un derby - chiosa sorridendo Walker - ed è vero che quello di venerdì rappresenterà una buona opportunità per ritrovarci al cento percento. Sappiamo benissimo che sarà un’altra battaglia, contro i biancoblù, e dovremo assolutamente essere pronti».