«A Berna segnerò il mio gol più importante»
Imperturbabile. Di ghiaccio. Zan Celar, almeno all’apparenza, non sembra affatto avvertire il peso della storia. Dell’appuntamento che, al Wankdorf, attende sia lui sia i suoi compagni. Della pressione che deriva dall’atto conclusivo di un torneo così importante. «Non lasciatevi ingannare, però - afferma il diretto interessato con un accenno di sorriso -. Sotto sotto, pure io percepisco l’adrenalina che pian piano inizia a scorrere nelle vene. Per natura non sono uno che si scompone, ma suvvia, non si può rimanere indifferenti di fronte a certi eventi. L’importante però è non lasciarsi sopraffare. Bisogna mantenere la mente lucida, focalizzarsi su ciò che conta davvero in queste situazioni. In testa ho un solo obiettivo: aiutare la squadra in ogni modo possibile, per riuscire a sollevare il trofeo».
Quel rigore decisivo
Un esercizio che al giovane sloveno, classe 1999, era già perfettamente riuscito nell’incredibile semifinale di Cornaredo contro il Lucerna. In quell’occasione l’ex Roma si era erto a eroe di serata in compagnia del portiere Amir Saipi, firmando una pesantissima doppietta, nonché il rigore decisivo che ha mandato in orbita il Lugano. «Quella è stata una serata meravigliosa, speciale - prosegue il nativo di Kranj -. Sì, mi hanno detto che sono stato uno degli eroi di quel confronto. Ebbene, non vedo l’ora di provarci di nuovo. Anche domani a Berna intendo fare la differenza». D’altronde, statistiche alla mano, nessuno in casa Lugano è più indicato del bomber sloveno per riuscire in tale intento. Sbarcato in Ticino la scorsa estate e inizialmente accolto da un certo scetticismo, figlio di un curriculum non eccessivamente entusiasmante, il numero diciannove ha pian piano smentito tutti quanti. Riuscendo nell’intento, ormai divenuto rarissimo per un attaccante bianconero, di raggiungere la doppia cifra in campionato. Festeggiata, peraltro, soltanto una manciata di giorni fa a Ginevra. «In Italia ho imparato che a volte è meglio lasciar parlare i fatti, il campo. Per questo non do mai troppo peso a ciò che viene detto o scritto. Ormai lo avrete capito, sono un tizio piuttosto concreto. A fare le mie veci sono i gol e il lavoro che svolgo ogni giorno». E la rete più importante della stagione, Celar, l’ha già messa a segno? «No, l’ho tenuta in serbo per domani. Anzi, perché no, magari anche più di una».