A Cornaredo arrivano GC e Aarau, ma nessuno occuperà la curva bianconera

Lo spareggio promozione-relegazione a Lugano. Beh, non succedeva esattamente da 15 anni. Già, perché il 24 maggio del 2010, con Sottoceneri e Sopraceneri in ansia, bianconeri e Bellinzona si giocavano la Super League. E lo zero a zero maturato a Cornaredo, con tanto di traversa assurda colpita allo scadere da Charles-André Doudin, aveva fatto godere i granata, vittoriosi 2-1 nella gara d'andata. A sfidarsi, a questo giro, saranno Grasshopper e Aarau. Ma perché, martedì, i primi 90' minuti del barrage della paura si disputeranno in Ticino? Colpa degli Imagine Dragons, attesi al Letzigrund per un doppio concerto (il 29 e il 31 maggio). «E, memore delle difficoltà sorte in occasione della ricerca di una sede per le proprie partite casalinghe in ambito europeo, l’FC Lugano si è prodigato con piacere e con successo a sostegno di un membro della Swiss Football League» ha fatto sapere la società bianconera. «Sono molto felice. Grazie alla preziosa collaborazione con la Città e con le autorità comunali e cantonali, siamo riusciti a trovare entro 72 ore una soluzione» il commento del CEO Martin Blaser, da noi raggiunto per alcune precisazioni: «Sei-sette settimane fa, il Grasshopper ha scritto una lettera a tutti i club, sondando il terreno. Abbiamo quindi girato la richiesta alla Città, che a sua volta ha interpellato Polizia cantonale e comunale. Il responso? Preferibilmente negativo, ma disposto a entrare in materia qualora a Zurigo ci si fosse trovati in difficoltà. Ebbene, è proprio quanto successo, alla luce di una serie di no per altri impianti».
L’FC Lugano, al contrario, non ha sbattuto la porta in faccia agli zurighesi, tornati a bussare alla porta di Blaser a inizio settimana. «Negli ultimi anni ho sviluppato una certa sensibilità sul tema» precisa Blaser, riferendosi alle differenti trattative condotte per trovare una «casa europea». «Il principio della solidarietà - aggiunge il massimo dirigente bianconero - non va inoltre sbandierato solo a parole. No, per il bene del calcio svizzero ho voluto passare ai fatti». A fronte del contrattempo logistico del Grasshopper e della particolarità del Letzigrund, Blaser tiene inoltre a fare una riflessione su Lugano. E sulla futura AIL Arena. «Se sei un club ambizioso, che vuole fare leva anche sulle competizioni europee, il concetto di multifunzionalità dello stadio - e dunque l’idea di ospitare concerti - va dimenticato. E, si badi bene, non parlo del PalaRaiffaisen».
Tornando a Cornaredo, il Grasshopper si assumerà ovviamente tutti i costi legati al dispositivo di sicurezza, versando al contempo un affitto alla Città, proprietaria dello stadio. «Il tutto per un importo tutto sommato contenuto, considerata anche l’urgenza della richiesta» indica Blaser. Si parla di circa 200.000 franchi di spesa complessiva. In quanto «club ospitante», il GC gestirà la vendita dei biglietti e i relativi contingenti. I tifosi zurighesi, per la cronaca, occuperanno l’intero settore a sud, mentre i sostenitori argoviesi la tribunetta a nord. Resterà invece chiuso lo spicchio solitamente riservato alla curva bianconera.