L'episodio

Babbo Natale non esiste? La maglia di Mattia Zanotti arriva lo stesso

Simpatico siparietto, ieri a Cornaredo, fra un giovanissimo tifoso del Lugano e l'esterno scuola Inter: la casacca numero 46, alla fine, finisce in curva
© Gabriele Putzu
Red. Online
15.12.2025 10:00

Certo, il calcio è fatto di tattiche, schemi e risultati, ma a volte, la vera scintilla si accende fuori dal rettangolo verde, accarezzando il cuore del tifoso più giovane. E ieri, a margine dell'intensa sfida tra Lugano e Servette a Cornaredo, con i bianconeri capaci di imporsi per 4-2, è andata in scena una piccola, indimenticabile favola natalizia.

Il protagonista è un giovanissimo sostenitore bianconero, che ha portato allo stadio un messaggio diventato immediatamente virale e che, visti i toni scherzosi, ha strappato un sorriso a tutti: un cartellone bianco con caratteri cubitali che riportava la domanda più innocente e disarmante che si potesse fare a ridosso delle feste: «Mattia Zanotti. Ho chiesto la tua maglia a Babbo Natale, ma, visto che non esiste, me la puoi dare tu?». 

L'audacia di quel «visto che non esiste» – una verità scomoda per ogni bambino, ma pronunciata con la saggezza di chi sa che l'unica magia vera è l'azione – ha toccato le corde giuste. Sul cartello, l'immagine di un sorridente Babbo Natale e la foto del difensore bianconero, come a voler stabilire un paragone tra l'impossibile e l'accessibile.

Mattia Zanotti, il talentuoso terzino scuola Inter, noto per la sua corsa e la sua grinta, ha dimostrato di avere un cuore grande quanto il campo. Non appena la partita è terminata, Zanotti infatti non ha esitato. Mentre i suoi compagni si avviavano verso gli spogliatoi, lui si è diretto dritto verso il settore dove si trovava il giovane, compiendo il gesto che tutti speravano. Ha scavalcato il parapetto che separa il campo dalla curva e ha regalato la sua preziosa maglia numero 46 a quel tifoso speciale.

L'espressione sul volto del bambino, immortalata in uno scatto che vale più di mille parole, è stata la vera vittoria della serata. L'emozione pura, la gioia incontenibile di chi ha visto la propria «impossibile» richiesta natalizia trasformarsi in una realtà tangibile, grazie a un campione con i piedi per terra e il cuore al posto giusto.

In un momento storico in cui i riflettori sono spesso puntati su polemiche e risultati, è un gesto come questo a ricordarci la bellezza disarmante e la potenza emotiva del calcio, specialmente quando si abbassano le barriere tra idoli e sogni. Babbo Natale forse non esiste, ma la magia di Mattia Zanotti, quella sì, è assolutamente reale.

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