Calcio

Ci siamo innamorati di Jonathan Asp Jensen

Un giocatore, su tutti, ha rapito il nostro cuore lungo il girone d’andata di Super League - Il 19.enne danese del Grasshopper, di proprietà del Bayern Monaco, è imprevedibilità e anomalia in un campionato che tende ad appiattirsi
Jonathan Asp Jensen, 19 anni, ha trascinato a più riprese il Grasshopper in stagione. © KEYSTONE/ANTHONY ANEX
Massimo Solari
29.12.2025 18:15

Non ci giriamo troppo attorno: abbiamo perso la testa per Jonathan Asp Jensen. Sì, al tramonto del 2025 e del girone d’andata di Super League volevamo a tutti i costi rendere pubblica la nostra cotta per il 19.enne del Grasshopper. Talento meraviglioso. Chissà, forse predestinato. Di certo, anomalia e meraviglia di un campionato - quello elvetico - il cui livello si sta appiattando da oramai alcune stagioni. Ebbene, da questa mediocrità, il centrocampista danese è riuscito a emergere con leggerezza e freschezza. Come fresche sono la sua espressione sfacciata e le sue giocate.

67 chili da forgiare

Su di lui, nell’estate del 2022, ha scommesso il Bayern Monaco, investendo 1,5 milioni di euro. Non male, considerato che - all’epoca - «Jonny» aveva 16 anni e militava nelle giovanili del Midtjylland. Dopo averlo accompagnato dall’U17 alla prima squadra, con tanto di fugace esordio in Bundesliga nel maggio del 2024, il club bavarese ha quindi optato per il prestito alle cavallette. Una mossa, questa, ritenuta strategica al di là della collaborazione in essere tra le due società. E per comprenderlo occorre sottolineare due aspetti: da un lato il fisico di Asp Jensen, che recita 1,81 m d’altezza per soli 67 chili, dall’altro l’aver vissuto le ultime annate con squadre votate al dominio del gioco. Insomma, per permettere al diretto interessato di crescere sul piano atletico e difensivo, il trasferimento in Svizzera, e in una compagine chiamata a salvarsi, è stato ritenuto un’opportunità preziosa. «Jonny si è adattato e ha compiuto progressi molto rapidamente nei suoi primi mesi con noi» ha affermato Alain Sutter, direttore sportivo del GC. E a certificarlo, oltre al costante impiego da parte del tecnico Gerald Scheiblehner, sono i numeri, che in seno a una formazione di bassa classifica risultano tutto fuorché indifferenti: sei gol e quattro assist. Ma anche una quantità notevole di pericoli creati. «Può cambiare in ogni momento le sorti della partita» ha osservato in merito il suo allenatore.

Danzare con il pallone

Le prestazioni del gioiellino danese non sono sfuggite pure agli algoritmi e alle dettagliate analisi dell’Osservatorio sul calcio del CIES. Negli scorsi giorni, il centro specializzato di Neuchâtel ha presentato i 100 giocatori - nati dal 2006 in poi - che hanno lasciato maggiormente il segno al di fuori dei cinque principali campionati europei. Asp Jensen occupa la 74. posizione, penalizzato da fattori quali il gioco aereo e il lavoro di contenimento. Nono tra i dieci migliori centrocampisti offensivi citati, il giocatore del GC presenta tuttavia il punteggio più alto per quanto concerne i dribbling tentati, le progressioni palla al piede e la creazione di occasioni da rete. Insomma, nessuno accende le partite - e diverte - quanto Jonathan Asp Jensen. Il numero 10 delle cavallette dribbla, segna sia di destro, sia da sinistro, da dentro e da fuori area. Ne se qualcosa il Lugano, trafitto da una splendida bordata mancina il 27 settembre a Cornaredo. Osservarlo sul rettangolo verde, è come ammirare un ballerino. Che danza, lieve e funambolico, tanto imprevedibile, quanto capace di incidere. Quando pensi sia pronto a sterzare verso destra, affonda a sinistra. «Ora concluderà in porta» immagini, e invece a prendere vita, come un bagliore, è un delicato suggerimento per il compagno. A volte in campo aperto, altre in spazi strettissimi. Come accadeva con «Nacho» Aliseda? Beh, corporatura e volume di gioco a parte, il paragone non è così sballato.

Difficilmente resterà a Zurigo

Già, tutto molto bello e arricchente per una Super League che continua ad aggrapparsi alle magie di Xherdan Shaqiri e al fiuto di quel vecchio volpone di Christian Fassnacht. Ma il 14 gennaio, stessa data di nascita di Declan Rice, uno dei centrocampisti più forti in circolazione, Jonny compirà 20 anni. Ed è probabile che sarà il primo e ultimo compleanno festeggiato con la maglia del Grasshopper. Il club zurighese, al proposito, beneficerà di una percentuale sulla futura rivendita del calciatore, il cui valore è raddoppiato in sei mesi. Un calciatore, Jonathan Asp Jensen, di cui ci siamo innamorati e che merita di brillare su altri palcoscenici.

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