Croci-Torti: «Abbiamo regalato due reti, non possiamo permetterci errori del genere»

Non l’ha vinta nel primo tempo, il Lugano, ma l’ha decisamente persa nel secondo. La sfida del Wankdorf, in sostanza, ha una doppia chiave di lettura. Il confronto al cospetto dello Young Boys, d’altronde, ha avuto un andamento tutt’altro che unilaterale (3-1 il risultato). Malgrado il vantaggio iniziale dei padroni di casa - scaturito da un doppio errore, di Belhadj e Doumbia - gli uomini di Mattia Croci-Torti sono stati bravi a reagire e trovare immediatamente, o quasi, la via del pareggio. Marques, il marcatore. Con il portoghese che ha sfruttato una difesa giallonera distratta e sorpresa dal lungo rilancio di Saipi. Poi, di fatto, è stato un monologo bianconero fino all’intervallo. Ma né Bislimi (a due riprese), né Belhadj (al 37’) sono riusciti a battere Keller. La ripresa, invece, è stata tutta un’altra storia.
Errori imperdonabili
«Peccato - ha commentato il Crus al termine del match -, perché i ragazzi hanno avuto coraggio. Durante i primi 45’ abbiamo giocato con grande personalità. Non c’è stato solamente il possesso palla, questo è stato accompagnato da idee e limpide occasioni da rete. Penso, quindi, che sia stato il miglior primo tempo della stagione». Eppure, dicevamo, non è bastato. In primis, poiché è mancata l’efficacia sotto porta.
Niente di nuovo, in realtà: il Lugano - targato 2025/26 - segna poco e subisce tanto. E allora, nella ripresa, si è materializzata l’ennesima sconfitta stagionale. «Abbiamo smesso di crederci - ha riconosciuto il tecnico momò - quando le cose hanno iniziato a girare per il verso sbagliato. Siamo andati in difficoltà a causa della loro abilità nell’uno contro uno. È una caratteristica, questa, in cui i bernesi eccellono. Lo Young Boys - ha aggiunto il mister - è una squadra, già di suo, troppo forte, ma noi abbiamo reso loro la vita più facile».
Già, perché oltre alle ingenuità che hanno portato al momentaneo 1-0, i bianconeri hanno agevolato gli uomini di Contini anche nella ripresa. «La seconda rete - quella realizzata da Fassnacht - è in qualche modo comprensibile. Loro, infatti, sono molto abili di testa. Tuttavia, non è possibile lasciare un avversario tutto solo in area, né concedere un cross del genere». Per Croci-Torti, la sua squadra ha peccato sotto il profilo dell’aggressività. «Sì, quella che invece era stata ben presente nel primo tempo». A chiudere la contesa, infine, ci ha pensato Pihlström, che nel giorno del suo compleanno ha condiviso un dono ai bernesi. «Il terzo gol (come anche il primo) è stato un regalo - ha detto il Crus - e ci ha spezzato le gambe. E in questa situazione, errori del genere non possiamo permetterceli».
È una questione di testa?
C’è stato, poi, un altro fattore decisivo, per l’allenatore del Lugano. «C’è stata una differenza fisica che dobbiamo cercare di eliminare. I nostri giocatori non hanno una tale forza esplosiva, ma questo lo sappiamo». Le assenze di Papadopoulos e Behrens, in questo senso, non hanno di certo aiutato. «Attualmente, non siamo al meglio e dobbiamo recuperare diversi uomini. Ma dobbiamo lavorare e chiedere di più a noi stessi». Si può chiedere qualcosa anche dal mercato? «A breve no, anche perché la nostra finestra - a differenza di quanto accade in altri Paesi - non chiude questa sera ma dura ancora dieci giorni. Sappiamo che nei grandi campionati - i top-5, per intenderci - non c’è grande interesse nei confronti degli elementi della nostra rosa, ma altrove possono risultare attrattivi. Le partenze di Hajdari e Osigwe, comunque, hanno lasciato un vuoto: cerchiamo, almeno in quelle posizioni, dei sostituti».
Fatto sta che la classifica, al momento, non promette nulla di buono. «Stiamo dimostrando di non essere una squadra che può giocare per i primi posti della classifica. Nel calcio, tuttavia, le cose cambiano molto velocemente. Credo che sia anche una questione di testa, di fiducia».
Il nuovo assistente
Da segnalare, infine, la presenza al Wankdorf di Michele Salzarulo, probabile nuovo assistente allenatore del Lugano. «Lui è interessato a questo ruolo, è un mio amico da tanti anni e sarebbe importante per noi».