Calcio

Croci-Torti: «I sei addii? Prima battiamo lo Young Boys, poi spazio alle emozioni»

L'allenatore del Lugano invita la squadra a serrare i ranghi e, indipendentemente dai mancati rinnovi di diversi giocatori, a dare tutto per il 4. posto – «Quella contro i gialloneri non è una partita da affrontare in modo romantico: abbiamo delle motivazioni che vanno oltre ai destini individuali»
©KEYSTONE/CYRIL ZINGARO
Massimo Solari
23.05.2025 17:19

Vincere e dirsi addio. È quanto si augurano il Lugano e sei giocatori con la valigia oramai pronta. Già, oltre a decidere le sorti della stagione bianconera, la sfida di domani sera contro lo Young Boys fungerà anche da passerella per Roman Macek, Ignacio Aliseda, Milton Valenzuela, Allan Arigoni, Kacper Przybylko e Boris Babic. I rispettivi contratti, in scadenza a fine giugno, non saranno rinnovati. Via a parametro zero e con sentimenti contrastanti, insomma. Soprattutto per quanto concerne le due pedine argentine, per le quali un futuro a Cornaredo meritava quantomeno una riflessione.

«Quella contro i gialloneri, però, non è una partita da affrontare in modo romantico» avverte l’allenatore bianconero Mattia Croci-Torti. «Abbiamo delle motivazioni che vanno oltre ai destini individuali. Non ci aggrapperemo, detto altrimenti, agli ultimi 90 minuti di uno o dell’altro. Servirà giocare come gruppo, sino al triplice fischio finale. Dopodiché, come accade al termine di ogni stagione, potranno venire fuori anche le emozioni». Il club, precisa il Crus, ha definito le singole partenze «questa settimana», alla luce di «molteplici analisi per le quali esistono risvolti individuali e societari». Alcune settimane fa, in un’intervista al CdT, il tecnico momò aveva non a caso prospettato «un nuovo ciclo» e «aria nuova». Anche se, tiene a puntualizzare Croci-Torti, la situazione non è paragonabile al 2022, quando a margine del trionfo in Coppa salutarono «diversi protagonisti». Da Lovric a Custodio, passando per Maric e Lavanchy.

«Posso in ogni caso assicurare una cosa» afferma il Crus: «Ogni giocatore, compreso chi è appetibile sul mercato, punta a chiudere al meglio il campionato. Poter disputare le qualificazioni in Europa League, d’altronde, rappresenterebbe un’ulteriore vetrina. Per la sfida con l’YB, dunque, non ci sono scuse né alibi, la testa deve essere solamente a Cornaredo. Sono qui da troppi anni e ho visto molti giocatori convinti di andar via e che alla fine sono sempre rimasti. I ragazzi sono i primi a sapere che fra poche ore ci giochiamo qualcosa di importante». Per la precisione, il 4. posto, sinonimo certo d’Europa, indipendentemente dall’esito della finale di Coppa Svizzera. I bernesi, per contro, mirano a superare il Servette per assicurarsi il preliminare di Champions League. Chi avvertirà, quindi, maggiore pressione? «Siamo allo stesso livello» osserva l’allenatore del Lugano. «Dopo aver sconfitto il Basilea, a metà marzo, sono sicuro che al Wankdorf credessero concretamente nel titolo. I passi falsi contro Lucerna e Yverdon hanno poi stravolto le ambizioni del club. Parliamo comunque di una squadra che, in caso di accesso alla Champions, potrebbe dire di aver fatto il proprio lavoro da gennaio in poi. Piazzarsi al 3. rango, all’opposto, dispiacerebbe ai gialloneri quanto a noi rincrescerebbe mancare la quarta posizione».

Al cospetto di Itten e compagni, Croci-Torti dovrà rinunciare allo squalificato Marques e agli infortunati Bottani e Belhadj. Saranno invece della partita Saipi, Mai e Steffen («che ha stretto i denti, ma non potrà partire titolare»). L’obiettivo è solo uno: vincere e, in sei casi, dirsi addio. 

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