«Ho viaggiato moltissimo, ma Lucerna mi ha conquistato»
Una vita in giro per il mondo. È nato e cresciuto in Ghana, poi si è spostato in Portogallo, in Olanda e infine in Svizzera. In terra rossocrociata ha vestito la maglia del Kriens, poi, per un anno, quella del Lugano. Da gennaio 2022 milita tra le fila del Lucerna, una città che lo ha conquistato. In vista della partita di domani a Cornaredo, abbiamo fatto una chiacchierata con Asumah Abubakar.
Tra le mura dello stadio cittadino domani scenderà in campo una vecchia conoscenza bianconera. Asumah Abubakar ha infatti condiviso un anno della sua carriera calcistica con il Lugano, senza però riuscire a lasciare un segno indelebile. E questo nonostante le premesse al suo arrivo, nel gennaio 2021, fossero decisamente altisonanti. Il 25.enne ghanese avrebbe infatti dovuto essere quel bomber che il club bianconero da tanto andava cercando. Invece la storia d’amore tra Abubakar e il Lugano finì un anno dopo il suo inizio. «Ciononostante, non sono per niente deluso del mio periodo sulle rive del Ceresio - racconta Asumah Abubakar -. Ricordo quando mi contattarono, sapevo si aspettavano tanto da me. Semplicemente non è andata come speravamo. Da parte mia posso dire di aver giocato bene, purtroppo i gol non sono arrivati. Ma nel calcio funziona così, non sempre si riesce a ottenere quello che si vuole. La cosa più importante è dare sempre il meglio di sé».
La città del cuore
Conclusa l’avventura di Lugano, Abubakar si è spostato a Lucerna. Una città in cui si è subito trovato bene e che lo ha conquistato. «Al momento sono molto contento di stare qui, non vorrei andarmene - afferma il 25.enne -. Siamo una buona squadra, anche a livello di rapporti sociali. Spero di poter dare il massimo anche questa stagione, aiutando il club a raggiungere i suoi obiettivi, ovvero cercare di arrivare più in alto possibile in classifica». Trovare il proprio spazio in una nuova realtà non è mai semplice, soprattutto se hai alle spalle una vita costellata di cambiamenti. Nuovi posti, nuove lingue, nuove culture e nuovi club. «Mi risulterebbe difficile individuare un luogo nel mondo da chiamare “casa” – ammette l’attaccante ghanese –. Forse l’Olanda. Ma se dovessi scegliere il posto che ha conquistato il mio cuore, beh, allora è semplice: Lucerna. La città è splendida, me ne sono innamorato subito. Se dovessi lasciare la Svizzera e in un futuro poterci tornare, non avrei dubbi, vorrei tornare qui».
Il ritorno a Lugano
Il Lugano conosce Abubakar e Abubakar conosce il Lugano. Cosa aspettarsi dalla partita di domani? «Non penso sarà un match semplice – continua l’attaccante del Lucerna –. I bianconeri sanno come mi muovo, sicuramente avranno considerato quest’aspetto. Noi però andremo in campo senza pensare a tutto ciò, vogliamo vincere e faremo di tutto per portare a casa i tre punti. Finora il nostro unico incontro di stagione è stato contro i campioni dello Zurigo, a cui abbiamo strappato un pareggio. Ora siamo a caccia della prima vittoria e la cercheremo a Cornaredo». Nonostante i pochi match giocati, Abubakar si sente splendidamente in forma. «Fisicamente sto benissimo. Il nostro preparatore atletico ci fa lavorare duramente, dunque mi sento pronto per l’incontro di domani e anche per tutti quelli che verranno». Sia a Lucerna sia a Lugano, in questi giorni il caldo è particolarmente insopportabile. Le partite, così come gli allenamenti, possono rivelarsi piuttosto duri. «Assolutamente – conferma Abubakar –. Pensa, anche in Africa si lamentano per il caldo. E se ci lamentano noi che siamo abituati, posso solo immaginare quanto sia faticoso per gli svizzeri che solitamente non hanno a che fare con temperature così alte».
4 incontri a 1
Il Lugano sta attraversando un vero tour de force che lo vedrà scendere in campo 5 volte in 15 giorni. Da inizio campionato ha già giocate quattro partite. Il Lucerna, invece, ha nelle gambe solo il match contro lo Zurigo andato in scena il 23 luglio. Un divario piuttosto importante che potrebbe contare parecchio nella gara di domani. «È vero – commenta Abubakar –, ma da questo fattore possono derivare aspetti positivi e negativi per entrambe le squadre. Noi saremo privilegiati qualora i bianconeri dovessero accusare un po’ di stanchezza e di mancanza di lucidità causate dal fitto calendario. Ma potrebbe anche rivelarsi un’arma a doppio taglio. Se il Lugano è in forma, potrebbe fare delle tante partite giocate la sua forza. A quel punto noi saremmo in difficoltà, perché non ancora entrati nel ritmo del campionato». Dei match giocati finora dai bianconeri, Asumah Abubakar non ha visto granché, ma si è comunque fatto un’idea piuttosto chiara del Lugano. «Non ho seguito tutte le partite, ma ho rivisto a spezzoni quella contro il Winterthur. È stato un ottimo match dei sottocenerini, con Bottani che è riuscito a fare la differenza. Noi dovremo stare attenti, perché la squadra che è scesa in campo con il Winterthur potrebbe ripresentarsi in ogni momento».