I nuovi acquisti convincono, gli attaccanti un po' meno

Battuto soltanto dagli undici metri, dà sicurezza a tutta la squadra. Azzecca ogni intervento, uscite comprese, e si supera al 71’ quando mura alla grande un tiro di Manzambi.

Sulla sua fascia spinge parecchio, ad immagine della punizione conquistata nel primo tempo, dalla quale scaturisce l’1-0 di Mihajlovic.

Capitano di giornata, l’ex Yverdon guida molto bene la retroguardia granata, vincendo peraltro diversi duelli.

Come spesso gli capita, macchia una buona prova con un’ingenuità evitabile. Nella fattispecie, la gomitata su Manzambi che vale agli ospiti un rigore e il temporaneo 1-1 di Bunjaku.

Al pari di Lamy non ha timore di partecipare alla manovra offensiva sulla corsia di sinistra. Anche in copertura, poi, offre un contributo prezioso chiudendo ogni varco.

Al 23’ si fa trovare al posto giusto al momento giusto, sbloccando la partita con un bel colpo di testa. La sua generosità nelle due fasi, per ben 120 minuti, compensa inoltre qualche sbavatura di troppo nell’impostazione.

Alterna spunti interessanti a imprecisioni evitabili. Nel complesso comunque è positivo, specie nelle chiusure difensive.

Il nuovo arrivato è prezioso a 360 gradi. Una sua punizione pesca Mihajlovic per l’1-0, e sempre nel primo tempo spazza sulla linea un pallone pericoloso. Il debutto è convincente.

Anche il suo esordio è di quelli da ricordare. Fa vivere un pomeriggio da incubo a Krasniqi puntandolo ogni volta che ne ha l’occasione, e in generale risulta sempre vivace e pericoloso. Esce stremato tra gli applausi.

Si guadagna una sufficienza stiracchiata per la generosità con cui, per quasi due ore, lotta tra i centrali gialloneri. Stringi stringi, però, di fatto combina ben poco.

La sua pagella è un copia e incolla di quella di Pollero. Al club granata serve di più da parte dei suoi bomber designati.

Entra con il giusto piglio, ravvivando la manovra sopracenerina. È poi suo l’assist per l’eurogol di Pugliese.

Segue la linea degli altri attaccanti: lotta e sgomita, ma non crea veri pericoli.

 La sua vivacità si rivela un’arma preziosa nell’assalto al fortino sciaffusano. Piazza peraltro l’assist che vale il definitivo 3-1 di Dieye.

Pugliese 5 Al 103’ si inventa un gol pazzesco scagliando un missile imprendibile da fuori area. Un sigillo che vale ai granata l’accesso agli ottavi.

Prima si mangia un gol clamoroso, poi si riscatta chiudendo il match sui titoli di coda.

Rinunciando a pressare alto dà più stabilità alla squadra, dimostrandosi flessibile e intelligente. Viene ripagato con una prestazione solida e convincente, condita dal passaggio del turno. Giusta anche la scelta di dare fiducia ai nuovi innesti, che si rivelano subito decisivi.