Il calcio francese incrocia le braccia

PARIGI - Il calcio francese incrocia le braccia per protestare contro la cosiddetta tassa sui ricchi. Lo sciopero è stato proclamato in occasione del week-end del 29 novembre. La clamorosa decisione è stata ufficializzata questa mattina dall'Unione dei club professionistici (Ucpf) di cui fanno parte anche le società di Ligue 1 e Ligue 2. "Sono d'accordo con la decisione dei club francesi", ha affermato Frédéric Thiriez, presidente della Lega calcio transalpina (Lfp).I club francesi contestano l'applicazione anche al mondo del calcio della tassa che impone un'imposta del 75% sui redditi superiori al milione di euro. "Si tratta di salvare il calcio francese che rappresenta 25 mila lavoratori", ha evidenziato Jean-Pierre Louvel, presidente dell'Ucpf, secondo il quale "da una tassa sui redditi si è passati a una tassa sulle imprese in difficoltà".La cosiddetta tassa sui ricchi, che sarebbe applicata in maniera ridotta ma comunque significativa al mondo del calcio, andrebbe a toccare 13 club di Ligue 1 per un importo complessivo stimato in circa 44 milioni di euro, di cui oltre 20 milioni solo per il Paris Saint-Germain. Lo stop del massimo campionato francese avrebbe luogo in occasione della 15a giornata, che propone fra l'altro le sfide PSG-Lione e Monaco-Rennes. L'ultimo storico sciopero nel calcio francese risale al 1972.