La Svizzera sorride nel segno di Steffen

Si è aperto nel segno di Renato Steffen, un po' a sorpresa, il cammino della Nazionale svizzera verso gli Europei tedeschi del 2024. Già, sul campo neutro della cittadina serba di Novi Sad il grande mattatore di una partita contro la Bielorussia che non si poteva fallire, è stato proprio lui. Il numero undici del FC Lugano. Il quale, con una clamorosa tripletta nella prima mezz'ora di gioco, ha indirizzato sui binari giusti l'esordio elvetico contro la compagine dell'Europa dell'est. Inaspettatamente inserito tra i titolari da Murat Yakin, il 31.enne argoviese si è fatto trovare pronto in tre occasioni. Generate peraltro, da parte dei rossocrociati, dopo l'immediata traversa colpita al primo minuto da Khvaschinski.

Steffen, dicevamo, si è perfettamente calato nel ruolo di rifinitore. Concludendo al meglio due tap-in da distanza ravvicinata al 4' e al 17'. Prima di replicare una terza volta al 29', ben imbeccato al centro dell'area di rigore da Rodriguez. Chiuso su questo punteggio il primo tempo, costellato anche dai pali di Itten (4') e Vargas (21'), la Svizzera nella seconda parte del confronto ha abbassato ulteriormente un ritmo già di per sé non particolarmente alto. Nonostante ciò, gli uomini di Yakin - spinti anche dai cambi - hanno comunque trovato il modo di dilagare abbellendo il risultato. Al 62' capitan Xhaka, ben imbeccato da Okafor, ha fatto poker con un tiro da fuori area. Poi è stato il turno del giovane Amdouni, che lanciato a rete dal centrocampista dell'Arsenal ha firmato un bel gol portando i suoi sul 5-0 al 65'. Lo stesso bomber del Basilea, al 76', ha poi centrato anche un palo. Prima dell'ultimo sussulto firmato da Elvedi, che al 91' - con un colpo di testa - ha centrato la traversa.

Con questi primi tre punti, in virtù anche del contemporaneo pareggio tra Israele e Kosovo, la Svizzera si prende momentaneamente la vetta del gruppo I. Martedì a Ginevra, i rossocrociati proseguiranno il loro cammino verso Euro 2024 proprio contro gli israeliani.