Calcio

La vittoria è un miraggio, la crisi granata continua

Avanti per oltre 70 minuti, il Bellinzona è stato superato nel finale a Vaduz – Maccoppi: «Alla squadra non posso rimproverare nulla» – Berardi: «Stiamo pagando a caro prezzo qualsiasi cosa, ma c’è l’impegno da parte di tutti»
Lo sguardo sconsolato dell’allenatore Stefano Maccoppi: nelle sette partite giocate nel 2023, l’ACB ha raccolto soltanto un punto. © Keystone/Alessandro Crinari
Giacomo Notari
12.03.2023 19:45

«Abbiamo retto fino a quando abbiamo potuto». Nelle parole dell’allenatore granata Stefano Maccoppi, dopo la sesta sconfitta in sette gare nel 2023, si legge amarezza, ma forse anche un pizzico di fatalismo. Il suo Bellinzona ha a lungo accarezzato il colpaccio a Vaduz. Fino ad una ventina di minuti dal termine, il ritorno al successo – che manca dal 30 ottobre – sembrava realtà. Ma le reti di Dobras (73’) e Sasere (90’) hanno riportato l’ACB alla crisi che sta attraversando ormai da settimane. «È una sconfitta molto amara, questa era una partita fondamentale», ha evidenziato capitan Berardi a fine gara. «In questo momento stiamo pagando a caro prezzo qualsiasi cosa. Posso però garantire che l’impegno c’è sempre, da parte di tutti». In questo caso, la sensazione è che il Bellinzona debba la sua sconfitta sopratutto all’approcio troppo attendista mostrato nel secondo tempo.

Un solo tiro in porta

Prima che la partita cambiasse rotta, infatti, l’ACB aveva chiuso il primo tempo come meglio non avrebbe potuto. Venti minuti di sofferenza per iniziare, il gol del vantaggio del solito Cortelezzi caduto un po’ dal nulla (26’), e poi venti minuti in perfetto controllo fine all’intervallo. Sembrava andare tutto liscio. E il Vaduz, dopo la rete granata, non si era più fatto vedere. «Sapevamo però che nel secondo tempo si sarebbero buttati in avanti», precisa Maccoppi. «Fino al loro gol, nonostante la tanta pressione, non erano stati molto pericolosi». A furia di accontentarsi di resistere, però, il Bellinzona ha ceduto. Il pareggio di Dobras prima, e la rete di Sasere all’ultimo respiro poi. Un finale da crepacuore che i granata avrebbero forse potuto risparmiarsi, cercando con più insistenza di chiudere la gara prima, con il Vaduz sbilanciato. «Abbiamo avuto un paio di ripartenze, ma non siamo stati in grado di sfruttarle», commenta Maccoppi. Ai ragazzi non posso rimproverare nulla. Hanno dato tutto ciò che avevano». L’assenza di Souza, acciaccato, si è sicuramente fatta sentire per quel che riguarda i contropiedi.

Inizia un «mini-campionato»

Gira e rigira, da inizio anno è stato raccolto un solo punto in 7 gare. Pure il Vaduz, battuto precedentemente in entrambi gli scontri stagionali, è risultato indigesto al Bellinzona. La squadra del Principato, penultima, è ormai a un solo punto dei granata. La notizia peggiore sarebbe potuta arrivare da Neuchâtel, dove il fanalino di coda Xamax, avanti 1-0 fino al novantesimo, stava per tornare a soli 4 punti. L’Yverdon ha però fatto un favore ai granata, capovolgendo l’incontro in zona Cesarini e permettendo ai ticinesi di mantenere il distacco di 7 punti con l’ultimo posto. La prossima partita contro i neocastellani, comunque, non si potrà steccare. «Ci aspetta un mini-campionato nel quale dovremo soffrire fino in fondo», ha commentato Maccoppi. «A fare la differenza sarà la testa. Possiamo anche allenarci benissimo, ma se non siamo predisposti a soffrire fino alla fine sarà durissima. Ci siamo tutti guardati in faccia a fine partita e ne siamo consci». C’è da sperare che domenica i granata accolgano lo Xamax con gli occhi della tigre.

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