Luci a San Siro: ma quindi, come sarà il nuovo stadio?

Luci a San Siro... quasi spente. Milano ha infine detto «sì» alla vendita di San Siro. A notte fonda, dopo oltre undici ore di seduta, il Consiglio comunale milanese ha approvato la delibera per la cessione dello stadio a Milan e Inter. Palazzo Marino ha appena San Siro e la grande area intorno allo stadio per 197 milioni di euro. La svolta in una storia durata sei anni. Dal 2019, quando le due squadre presentarono il primo progetto.
Ma quindi, come sarà il nuovo impianto? Diciamolo subito. Non sarà inaugurato prima del 2031. E il completamento dei lavori dell'intero quartiere è previsto solo entro il 2035. È previsto un nuovo stadio da 71.500 posti, affidato alle mani di Lord Norman Foster e di David Manica, team già rodato per il Wembley di Londra. 71.500 posti distribuiti su due anelli e circondati da 140 mila metri quadrati di parco.
Accessibilità, sostenibilità e innovazione sono le parole d'ordine del progetto, a conferma dell'intenzione dei club «di dare ai tifosi e alla città di Milano uno stadio all'altezza degli standard più elevati, che rappresenti un nuovo fiore all'occhiello anche da un punto di vista architettonico». La struttura sarà realizzata su un podio che fungerà da accesso per i tifosi. Il cuore pulsante dell'area sarà la fan zone che potrà essere usato tutti i giorni come luogo di aggregazione dove ospitare eventi temporanei. Tutto intorno ci sarà una sorta di «cittadella dello sport e dell’intrattenimento», con museo di Inter e Milan, negozi dei club, uffici, hotel, una parte dedicata al commerciale e all'intrattenimento, aree ristoro e verde e la «parte rifunzionalizzata» di San Siro. Le squadre prevedono di destinare 43 mila metri quadrati di superficie lorda a uso uffici, 20 mila per hotel e 15 mila per i parcheggi.
Che cosa resterà del vecchio stadio intitolato a Giuseppe Meazza? Soltanto una parte della curva Sud. Insomma, del «vecchio» San Siro resterà meno del 10%. La parte di curva, con annessa torre, sarà come detto «rifunzionalizzata», trasformata in museo per raccontare la sua storia e quella dei campioni che lì si sono esibiti.